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Il futuro è il trasporto pubblico

Scritto da Arianna Censi.

Arianna CensiLa provocazione – poiché tale è da considerarsi, dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Milano, Gabriele Rabaiotti, in merito alla possibilità che i cittadini che arrivano a Milano paghino per l’usura del manto stradale, mi offre l’occasione per una riflessione. Pur affrontato in una logica sbagliata permette infatti di individuare un problema.
Se è vero che i cosiddetti city users, che vengono a Milano essenzialmente per lavoro o per studio, arrivando in città già pagano i parcheggi, l’area C, il biglietto dei mezzi pubblici, e quindi già contribuiscono, di fatto, al bilancio cittadino; è anche vero – e questo mi pare l’aspetto importante, che se si sviluppasse un sistema metropolitano del trasporto pubblico efficiente, oggi non a livello di una grande metropoli, di sicuro potremmo avere non solo meno usura delle strade, ma anche più aria pulita e migliori stili di vita.
Il futuro stesso della Città metropolitana si gioca sul tema del trasporto. Il bacino di persone che gravitano su Milano per usufruirne dei servizi e recarsi al lavoro cresce ogni giorno e interessa aree sempre più vaste e più distanti dal nostro capoluogo. Purtroppo lo sviluppo delle infrastrutture non procede con lo stesso ritmo. È quindi necessario governare questo processo in una logica non esclusivamente milanocentrica ma partendo da tutti i Comuni coinvolti, stimolando soluzioni partecipate e condivise. In tal senso, la scorsa settimana, la Conferenza metropolitana dei sindaci si è espressa, a stragrande maggioranza, per sollecitare Regione e Governo a non diminuire i fondi per il trasporto pubblico locale, semmai ad aumentarli. Perché il futuro del trasporto dell’area metropolitana passa attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici.

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