Da noi si decide insieme
"Credo che sia positivo che siamo l'unico partito che discute in chiaro: non c'è qualcuno che si chiude in una stanza e decide. Io ho ascoltato il dibattito di questi mesi sulla mia candidatura, ho ascoltato quello sulla proposta del simbolo. E mi è sembrato che il modo migliore per rafforzare questa squadra e spingere il partito più in alto fosse quello di correre anche io, mentre l'altra proposta mi è parsa divisiva e l'ho accantonata. Io ascolto sempre e poi da segretaria mi prendo la responsabilità di fare le scelte che ritengo più utili ed efficaci per questo progetto collettivo". Così, sul Corriere della Sera, la segretaria del Pd, Elly Schlein, spiega la scelta di non mettere il proprio nome sul simbolo del Pd per le elezioni europee.
Basilicata, Schlein a opposizioni: stop veti, uniti si può vincere "Il nostro sforzo unitario ci rafforza" - "A tutti chiedo di smetterla con i veti incrociati perché continuo a pensare che uniti si possa vincere". Così, sul Corriere della Sera, la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando dell'esito delle elezioni regionali in Basilicata. "Non ha mai messo veti, ha sempre lavorato per allargare il più possibile il campo delle forze alternative a questa maggioranza. Il punto, però, è che non possiamo essere soltanto noi a sentire la responsabilità di costruire questa alternativa. E a chi, come Renzi o Calenda, oggi ci attacca vorrei dire: lo so che è faticoso costruire un'alternativa alla destra, ma non è che la soluzione è andare direttamente con la destra", ha spiegato.
"Ai 5 Stelle vorrei far notare che il loro risultato dimostra che il problema per il loro elettorato non è la presenza di altri nella coalizione, che è stato il motivo dell'irrigidimento", ha sottolineato. "Ma vorrei aggiungere una cosa sul Pd: in 13 dei 17 capoluoghi in cui si è votato lo scorso anno noi siamo il primo partito. E lo siamo anche in Sardegna. E pure dove perdiamo, come in Abruzzo e in Basilicata, quasi raddoppiamo i consensi. Il nostro sforzo unitario ci rafforza", ha detto ancora Schlein.
Patto stabilità, Schlein: astenuti perché fortemente peggiorativo "Rispetto alla proposta iniziale della commissione e di Gentiloni" - Sul Patto di stabilità dell'Ue "abbiamo deciso di astenerci perché riteniamo che il testo negoziato dal governo sia fortemente peggiorativo rispetto alla proposta iniziale della commissione e di Gentiloni, che ringraziamo per il ruolo impegnativo che ha ricoperto in questi anni". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, sul Corriere della Sera.
"Il governo ha accettato a testa bassa un compromesso fatto da altri che per l'Italia è dannoso perché diversamente dalla proposta Gentiloni reintroduce dei rigidi parametri sul deficit e il debito. Ma la cosa veramente surreale è che le stesse forze di maggioranza si siano astenute sfiduciando, di fatto, il governo", ha aggiunto.
Rai, Schlein su Scurati: è cominciata la campagna ungherese "Abbiamo già visto questo tipo di scivolamento in altri Paesi europei" - La vicenda della censura in Rai del testo sul 25 aprile di Antonio Scurati "è gravissima. La Rai così non è più un servizio pubblico ma si trasforma in un megafono del governo. Abbiamo già visto questo tipo di scivolamento in altri Paesi europei: attacchi alla libertà di stampa, agli intellettuali, ai magistrati, al dissenso... Hanno già cominciato la campagna ungherese". Così, sul Corriere della Sera, la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Basilicata, Schlein a opposizioni: stop veti, uniti si può vincere "Il nostro sforzo unitario ci rafforza" - "A tutti chiedo di smetterla con i veti incrociati perché continuo a pensare che uniti si possa vincere". Così, sul Corriere della Sera, la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando dell'esito delle elezioni regionali in Basilicata. "Non ha mai messo veti, ha sempre lavorato per allargare il più possibile il campo delle forze alternative a questa maggioranza. Il punto, però, è che non possiamo essere soltanto noi a sentire la responsabilità di costruire questa alternativa. E a chi, come Renzi o Calenda, oggi ci attacca vorrei dire: lo so che è faticoso costruire un'alternativa alla destra, ma non è che la soluzione è andare direttamente con la destra", ha spiegato.
"Ai 5 Stelle vorrei far notare che il loro risultato dimostra che il problema per il loro elettorato non è la presenza di altri nella coalizione, che è stato il motivo dell'irrigidimento", ha sottolineato. "Ma vorrei aggiungere una cosa sul Pd: in 13 dei 17 capoluoghi in cui si è votato lo scorso anno noi siamo il primo partito. E lo siamo anche in Sardegna. E pure dove perdiamo, come in Abruzzo e in Basilicata, quasi raddoppiamo i consensi. Il nostro sforzo unitario ci rafforza", ha detto ancora Schlein.
Patto stabilità, Schlein: astenuti perché fortemente peggiorativo "Rispetto alla proposta iniziale della commissione e di Gentiloni" - Sul Patto di stabilità dell'Ue "abbiamo deciso di astenerci perché riteniamo che il testo negoziato dal governo sia fortemente peggiorativo rispetto alla proposta iniziale della commissione e di Gentiloni, che ringraziamo per il ruolo impegnativo che ha ricoperto in questi anni". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, sul Corriere della Sera.
"Il governo ha accettato a testa bassa un compromesso fatto da altri che per l'Italia è dannoso perché diversamente dalla proposta Gentiloni reintroduce dei rigidi parametri sul deficit e il debito. Ma la cosa veramente surreale è che le stesse forze di maggioranza si siano astenute sfiduciando, di fatto, il governo", ha aggiunto.
Rai, Schlein su Scurati: è cominciata la campagna ungherese "Abbiamo già visto questo tipo di scivolamento in altri Paesi europei" - La vicenda della censura in Rai del testo sul 25 aprile di Antonio Scurati "è gravissima. La Rai così non è più un servizio pubblico ma si trasforma in un megafono del governo. Abbiamo già visto questo tipo di scivolamento in altri Paesi europei: attacchi alla libertà di stampa, agli intellettuali, ai magistrati, al dissenso... Hanno già cominciato la campagna ungherese". Così, sul Corriere della Sera, la segretaria del Pd, Elly Schlein.