E' inaccettabile la forzatura sui tempi di esame della proposta di legge sull'autonomia
E' inaccettabile la forzatura sui tempi di esame della proposta di legge sull'autonomia differenziata alla Camera. La capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga, è intervenuta in apertura della seduta per ribadire la richiesta di convocare una conferenza dei capigruppo che ascolti la richiesta venuta da tutte le opposizioni per un ampliamento dei tempi di discussione in commissione Affari costituzionali.
"Abbiamo richiesto nella giornata venerdì insieme a tutte le opposizioni al presidente della Camera la convocazione urgente di una capigruppo sul percorso di esame dell'autonomia differenziata dopo aver appreso che, a seguito della calendarizzazione in aula per il 29 aprile, la commissione Affari costituzionali ha stabilito un calendario di esame con tempi assolutamente incompatibili con la complessità e la rilevanza della materia - ha spiegato Braga -. Sono ancora in corso le audizioni, ridotte rispetto alla prima indicazione, non è ancora iniziata di fatto la discussione generale, il calendario prevede una giornata per poi fissare il termine emendamenti a inizio della prossima settimana e due giornate e mezzo di esame. E' inaccettabile che un provvedimento che richiede di discutere e valutare in un dibattito compiuto e non strozzato con scelte del tutto incomprensibili, una forzatura dettata da ragioni elettorali avallato anche dal governo".
La capogruppo dem ha insistito per avere una risposta dalla presidenza di Montecitorio: "è inaccettabile che di fronte alla richiesta di tutte le opposizioni non ci sia ad oggi ancora un riscontro dalla presidenza della Camera, sono sicura che non cadrà nel vuoto, che ci sarà un atteggiamento adeguato".
"Abbiamo richiesto nella giornata venerdì insieme a tutte le opposizioni al presidente della Camera la convocazione urgente di una capigruppo sul percorso di esame dell'autonomia differenziata dopo aver appreso che, a seguito della calendarizzazione in aula per il 29 aprile, la commissione Affari costituzionali ha stabilito un calendario di esame con tempi assolutamente incompatibili con la complessità e la rilevanza della materia - ha spiegato Braga -. Sono ancora in corso le audizioni, ridotte rispetto alla prima indicazione, non è ancora iniziata di fatto la discussione generale, il calendario prevede una giornata per poi fissare il termine emendamenti a inizio della prossima settimana e due giornate e mezzo di esame. E' inaccettabile che un provvedimento che richiede di discutere e valutare in un dibattito compiuto e non strozzato con scelte del tutto incomprensibili, una forzatura dettata da ragioni elettorali avallato anche dal governo".
La capogruppo dem ha insistito per avere una risposta dalla presidenza di Montecitorio: "è inaccettabile che di fronte alla richiesta di tutte le opposizioni non ci sia ad oggi ancora un riscontro dalla presidenza della Camera, sono sicura che non cadrà nel vuoto, che ci sarà un atteggiamento adeguato".
Per seguire l'attività di Chiara Braga: sito web - pagina facebook