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Bilancio di Regione Lombardia

Scritto da Carlo Borghetti.

Articolo di Carlo Borghetti.

Avevo scritto qui che vi avrei detto come sarebbe finita la sessione di Consiglio sul Bilancio regionale 2024. Dopo tre giorni interi di discussione la maggioranza di destra-centro ha approvato un Bilancio che tutte le minoranze hanno ritenuto complessivamente non all’altezza dei problemi e delle sfide che aspettano la Lombardia nel prossimo anno, un bilancio che lo stesso Presidente ha definito “conservativo”, che avrebbe però dovuto essere “innovativo”…
La nostra “battaglia dei 7000 emendamenti” ha comunque ottenuto alcuni risultati, che non sarebbero stati altrimenti raggiunti. Ve ne segnalo alcuni particolarmente significativi:
-per tagliare le liste d’attesa realizzare nei tempi piu' brevi possibile un Centro di Prenotazione unico tra tutte le strutture pubbliche e tutte le strutture private accreditate, anche prevedendo forme di penalizzazione vincolanti per i soggetti privati accreditati che non aderiscono;
-garantire la copertura a Bilancio per la realizzazione di tutte le Case di Comunità e Ospedali di Comunità inizialmente previsti e ora non più coperti a causa dei tagli del Governo Meloni sul PNRR-sanità (ordine del giorno a mia prima firma);
-aumentato di 2 mln l’impegno sul Fondo contro la violenza sulle donne e per i centri antiviolenza;
-⁠stanziare 6 mln sul Diritto allo studio universitario entro la seduta di assestamento di luglio;
-aumentato di 500mila euro l’impegno sul Fondo per la legalità (corsi e sostegno ai Comuni sul riuso dei beni confiscati).
Bocciate le mie proposte su maggiore sostegno alle strutture per la disabilità, e ai servizi per le persone con autismo, e per gli adolescenti con disturbi del comportamento alimentare, compresa la proposta di finanziare un “telefono amico”.
Bocciata anche la mia proposta di un sostegno ad hoc per la sanità di montagna, in grave difficoltà. Bocciata anche la mia proposta di ripristinare ai livelli degli anni scorsi il Fondo Sociale Regionale destinato a sostenere le politiche sociali dei Comuni lombardi.
Insomma, siamo felici di aver ottenuto risultati, ma siamo anche convinti che ci poteva essere “concesso” di più, perché le “concessioni” non erano al PD o alle minoranze, ma per le famiglie e le imprese lombarde in difficoltà…

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