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La Cop28 ha raggiunto un risultato storico

Scritto da Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia.

La Cop28 ha raggiunto un risultato storico, per la prima volta nell’accordo finale approvato si parla di uscita dai combustibili fossili.
L’accordo è stato accolto con un lungo scroscio di applausi dai delegati presenti ad Abu Dhabi ed è una ragione per essere ottimisti in un mondo di conflitti e getta le basi per la fine dell’era dei combustibili fossili già da questa decade.
Tutti i Paesi vengono invitati ad avviare un percorso di transizione ordinato e soprattutto equo dai combustibili fossili per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nel 2050. Un risultato che possiamo definire anche “Made in Europe” visto che tra gli obiettivi della delegazione europea era indicato in maniera chiara e netta l’abbandono di queste fonti di energia per arrivare ad una transizione verde verso le fonti totalmente rinnovabili, tutelando anche i Paesi che maggiormente in questi anni hanno sofferto le crisi climatiche.
La prima azione concreta indicata nell’accordo, infatti, prevede di triplicare la capacità di produzione da energia rinnovabile e di raddoppiare l’efficienza energetica media già nel prossimo decennio, per poi accelerare gli sforzi per eliminare gradualmente il carbone e i combustibili fossili senza misure di riduzione.
È questo “gradualmente” che fa storcere un po’ il naso alle associazioni e alle comunità ambientaliste, che avrebbero voluto un passaggio più netto con la totale eliminazione delle fonti fossili.
Ma si tratta comunque di un risultato storico, dopo due settimane di negoziati serrati che sembravano preannunciare un fallimento della Cop, e di un importante segnale per le prossime generazioni e per la salvaguardia del pianeta.
Sarà una transizione, ci vorrà tempo, investimenti e ricerca e i Paesi che hanno inquinato di più in questi anni ora dovranno impegnarsi maggiormente per ridurre le emissioni. Ma questo percorso potrà anche restituire competitività e leadership industriale al nostro continente, grazie agli strumenti che ci siamo dati negli ultimi anni.

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