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Cop28, una svolta storica per la Terra

Scritto da Chiara Braga.

Articolo di Chiara Braga.

La Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a Dubai, si è conclusa con l'approvazione ufficiale, dopo l’ennesima maratona notturna, del Global Stocktake, il primo bilancio globale delle politiche climatiche con il compito di tracciare un percorso migliore per il futuro in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Nell’articolo 28, il Global Stocktake “riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni di gas serra” e “invita le Parti a contribuire”, in tempi e modi differenziati e determinati “a livello nazionale”, con una serie di azioni. Tra queste “l’abbandono dei combustibili fossili nei sistemi energetici, in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico, in modo da raggiungere le emissioni zero entro il 2050, in linea con la scienza”.
Un risultato storico, arrivato nell’anno più caldo di sempre: per la prima volta, peraltro in un Petro-Stato come gli Emirati Arabi, viene formalizzato l’impegno unanime dei governi del pianeta ad allontanarsi dai combustibili fossili nei sistemi energetici per arrivare alle emissioni zero nel 2050. E' la prima volta, quindi, che l'uscita dai combustibili fossili (carbone, gas e petrolio) il cui utilizzo è tra le cause del riscaldamento globale, viene menzionata nel documento finale di una decisione COP. E la transizione partirà subito.
Il punto di svolta è stato il “transitioning away” dalle fonti fossili, la cui traduzione ha fatto discutere: transizione, allontanamento, abbandono, fuoriuscita; un processo quindi più graduale rispetto al "phase out" fortemente auspicato dall'Unione europea, il cui punto di arrivo rimane però sempre il 2050.
Oltre al “transitioning away” la Cop28 di Dubai ha approvato altre fondamentali misure per restare in linea con l’obiettivo di tenere l’aumento della temperatura globale al di sotto degli 1,5 gradi: c’è l’invito a “triplicare la capacità dell’energia rinnovabile a livello globale e a raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030; a compiere maggiori sforzi per diminuire l’uso del carbone “unabated” (il più inquinante); l’accelerazione nelle tecnologie a zero e a basse emissioni tra cui, oltre alle rinnovabili, la cattura e stoccaggio del carbonio, la produzione di idrogeno a basse emissioni e il nucleare; la riduzione delle emissioni di metano; la rapida diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni; l’eliminazione dei sussidi inefficienti ai combustibili fossili. Nel testo è contenuto anche un riferimento ai “combustibili transitori” che possono svolgere un ruolo nel “facilitare la transizione, garantendo al tempo stello la sicurezza energetica”.
Una Cop28 destinata a segnare un passo fondamentale verso la fine dell'era delle fonti fossili; un patto con la terra e con le future generazioni. Per la prima volta il mondo parla di abbandono graduale dei combustibili fossili. Un momento storico importante per l’umanità segnato però da una rilevante mancanza nazionale. L'Italia non era rappresentata ai massimi livelli dal Ministro dell'Ambiente. Tutto torna.

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