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Decreto PA, Decreto Siccità, Autonomia differenziata

Scritto da Silvia Roggiani.

Articolo di Silvia Roggiani.

Questa settimana alla Camera il Governo, nonostante i rilievi del Quirinale sull’abuso di decreti legge, ha messo nuovamente la fiducia su altri due provvedimenti: quello sulla Pubblica Amministrazione e il cosiddetto decreto Siccità.
Decreto PA - Il decreto legge sulla PA, noto alle cronache perché contiene le norme che eliminano il ‘controllo concomitante’ della Corte dei Conti sui progetti del Pnrr, avrebbe dovuto avere come obiettivo il potenziamento delle Pubbliche amministrazioni. Nella realtà, invece, risolve ben poco: non c'è niente che riguardi davvero il rafforzamento della pubblica amministrazione, di cui invece avremo bisogno anche per le sfide che abbiamo davanti per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non c'è niente sul rinnovo contrattuale, niente contro il precariato della Pubblica amministrazione e per una stabilizzazione duratura del personale.
Accogliendo la necessità di maggior flessibilità nell’uso delle risorse a livello locale, ho presentato un emendamento – che è stato bocciato dalla maggioranza in Commissione e che ho ripresentato in Aula come Ordine del giorno – che consentiva ai comuni capoluogo di Regione di avere meno vincoli nell’utilizzo delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno e la possibilità di aumentarla dove fosse necessario. Lo hanno respinto. È un governo che proclama l’autonomia ma la pratica poco.
Sempre collegato a questo decreto la destra ha bocciato un nostro ordine del giorno a prima firma Sara Ferrari - dopo due minuti di applausi in aula in ricordo delle troppe (47 da inizio anno) donne vittime di femminicidio, l’ultima proprio nella nostra provincia, Giulia Tramontano - che chiedeva più risorse e formazione per i dipendenti della Pa proprio su questa emergenza.
Il Pd a fronte dei troppi annunci a cui la destra non si mostra conseguente ha presentato le sue proposte insieme alla segretaria Elly Schlein
Decreto Siccità - Con il Governo Draghi chi protestava di più per il ricorso al voto di fiducia era il gruppo di Fratelli D’Italia. Quelli che ieri protestavano sono gli stessi che oggi hanno battuto ogni record possibile nell’utilizzo della decretazione d’urgenza e del voto di fiducia. L’ultimo c’è stato poche ore fa, sul decreto per il contrasto alla scarsità idrica. Un tema molto delicato, sul quale sarebbe stato importante un serio confronto parlamentare.
Ma questa maggioranza di destra continua a considerare la mancanza di acqua come un’emergenza. E infatti nel testo approvato si ricorre esclusivamente a deroghe sulle norme ambientali, sena nessuna politica di programmazione, senza affrontare il vero tema che è quello del contrasto alle perdite idriche dei nostri territori.
Autonomia differenziata - Il testo a firma Calderoli, in esame in Senato nella Commissione competente, sta mettendo tutti d’accordo sulla netta contrarietà a una riforma che è sbagliata nel metodo in cui viene proposta e soprattutto nel merito.
Sono oltre 50 i documenti acquisiti in Commissione al Senato sul provvedimento: dalle parti sociali alle Regioni, dai sindaci ai rappresentanti del mondo delle professioni, le critiche sono diverse e tutte puntuali.
In questo post su Linkedin approfondisco il tema.

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