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La sconfitta del centrosinistra

Scritto da Giuseppe Sala.

Articolo di Giuseppe Sala.

C'è una chiara sconfitta dell'area di cui mi sento parte, cioè il Centrosinistra. Ma serve ragionare su cosa sia questa che definisco la mia parte politica. Che cos'è il Centrosinistra? Qualcuno sa dirne le componenti o i confini, con certezza? Queste forze per caso stanno discutendo della composizione di un'area che contenda il Paese alle destre? Non mi pare. E credo invece che ce ne sia bisogno.
Senza un'area di Centrosinistra, organizzata intorno ai temi che uniscono e non solo sbandierando quelli che dividono, il Paese non è contendibile e lo si lascia in mano alle destre.
Ha senso imputare alla nuova segreteria del PD una sconfitta a due mesi dal suo insediamento? Il PD nei maggiori Comuni supera il 20%. Ma è proprio questo il punto: è un partito che non può badare soltanto al suo risultato elettorale. Perché poi perde - e perde perché non c'è la coalizione. Il vero problema è questo: la creazione di un'area capace di rappresentare l'innovazione e di fare parlare la vasta maggioranza silenziosa che desidera stabilità, progresso, miglioramento delle condizioni di vita, politiche per l'ambiente, giustizia sociale.
Probabilmente nel campo del Centrosinistra manca una forza, oltre a quelle presenti. E dico una forza consistente e popolare, che faccia sintesi e cresca come alternativa a chi nel Centrosinistra non è certo che ci stia. E che permetta all'area di centrosinistra di non sbilanciarsi solo su battaglie, appunto, minoritarie. È interesse del Paese.
Noi italiani ci mettiamo del nostro, ma guardate che il problema delle nuove destre è mondiale. Ed è soprattutto europeo.
In Germania i sondaggi quotano l'estrema destra di AFD come secondo partito. In Spagna si rischiano gli estremisti di destra di Vox al governo. La Grecia è a destra. In Francia Le Pen ha serie possibilità di vittoria alle prossime elezioni. Qui in ballo c'è non tanto la tenuta democratica, quanto la forma repubblicana del nostro continente. Abbiamo assoluto bisogno di una sinistra che non si riduca a battaglie di retroguardia, ma affronti senza paura tutti i temi della modernità.

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