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Le rendite da affitto aumentano più dei redditi da lavoro

Scritto da Marco Leonardi.

Articolo di Marco Leonardi pubblicato da Il Foglio.

L'aumento degli affitti nelle città (specialmente Milano ma non solo) offre un’occasione per parlare di diseguaglianze e di delega fiscale.
L’Italia ha a lungo favorito la tassazione del risparmio e della casa a discapito del lavoro.
Mentre spesso ci si concentra sulle diseguaglianze dei redditi da lavoro, si dimentica che le diseguaglianze individuali e soprattutto territoriali si accumulano altrove.
Per i lavoratori a tempo pieno (che sono la maggioranza) non aumenta la diseguaglianza di reddito da lavoro quanto piuttosto il peso dei redditi da affitto imputati (per chi la casa la possiede) e il peso dei redditi da affitti per chi ha case da affittare.
Le diseguaglianze si stanno aprendo tra chi possiede una casa e chi no e tra chi la possiede in città in cui i valori immobiliari sono alti e chi no.
Se due famiglie guadagnano la stessa cifra ma una ha una casa di proprietà e quindi non deve pagare l’affitto, allora quella famiglia può dedicare al consumo una parte molto maggiore del suo reddito.
La casa di proprietà consente di fatto di disporre di un reddito molto maggiore a chi deve pagare l’affitto.
Ovviamente ancora più evidente sarebbe l’incremento del reddito disponibile nel caso in cui si possieda una seconda casa affittata rispetto a chi invece non la possiede.
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