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Pnrr, Lavoro e DEF

Scritto da Silvia Roggiani.

Articolo di Silvia Roggiani.

Pnrr - In Senato si è discusso il decreto sulla governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il PD con i due capigruppo al Senato e alla Camera ha chiesto al Ministro a Fitto di riferire in Parlamento e una relazione dettagliata sullo stato dei progetti, in particolare su come il Governo intende superare i ritardi.
Questa maggioranza divisa tra chi addirittura vorrebbe restituire parte dei fondi non ha accolto molti dei nostri emendamenti tra cui quelli chiesti dai comuni per superare le inefficienze della piattaforma Regis.
Lavoro - Mercoledì hanno perso la vita, sul lavoro, due operai di un’azienda edile a Opera. L’ennesima tragica e ingiusta morte.
Proprio mercoledi la Camera ha approvato all’unanimità l'istituzione della commissione di inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati, un’iniziativa presentata dal Pd con Chiara Gribaudo come prima firmataria. Una buona notizia perché ci sarà l’opportunità di intervenire sui diversi aspetti del problema: subappalti a cascata (che oggi questa destra vuole rendere totalmente liberi con la riforma del codice degli appalti) affidamenti diretti, precarietà diffusa, sfruttamento, diffusione dei contratti atipici, basse retribuzioni. La Commissione consentirà di individuare soluzioni legislative per permettere al nostro Paese di fare un decisivo passo avanti sui temi della sicurezza e della qualità del lavoro. Un tema centrale per il Partito democratico.
Sempre mercoledì abbiamo approvato il provvedimento legislativo sull’equo compenso. L’obiettivo doveva essere quello di riconoscere un pagamento proporzionato alla quantità e qualità del lavoro prestato. Ma la maggioranza ha voluto approvare un testo insufficiente, che ai professionisti garantisce veramente poco e non risolve il problema del lavoro sottopagato. Si tratta di una legge fatta troppo velocemente e male. Si poteva e si doveva fare meglio, ci torneremo.
E’ in arrivo la discussione sul DEF, il documento di economia e finanze approvato questa settimana dal Consiglio dei Ministri.
Un Def con poca prospettiva, che vede come misura princiale il taglio (solo per qualche mese) del cuneo fiscale: 3,4 miliardi che porterebbero a aumenti irrisori nelle buste paga dei lavoratori con redditi bassi (tra 25 e 70€ circa) e soprattutto non ci sono le risorse per riconfermare questo taglio anche nel 2024.

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