Un pensiero alle donne costrette a fuggire dalla guerra
“Questo 8 Marzo il mio pensiero va a tutte quelle Donne costrette a lasciare la propria casa, il proprio lavoro, i propri cari, la propria vita, per fuggire dalla guerra o dalle conseguenze economiche e sociali di conflitti durati anni. Donne ucraine, afghane, palestinesi, yemenite, siriane, nigeriane, etiopi, colombiane, venezuelane, russe, e di tante altre nazionalità, ma tutte Donne decise, resistenti, appassionate e coraggiose. Siamo con tutte voi”. Lo scrive su facebook Arianna Censi.


"E' difficile dire quante persone" che scappano dalla guerra in Uraina "arriveranno, ma se noi pensiamo, che sono 22.000 i cittadini ucraini in citta' metropolitana e se e' presumibile che ognuno richiami, un figlio, un nonno, sono 40.000 persone. Stiamo parlando di qualcosa di veramente epocale". Cosi' il sindaco di Milano Beppe Sala intervenendo in consiglio comunale a Milano, per fare il punto sull'emergenza profughi. Come ricorda, a Milano vivono circa 8.500 cittadini ucraini, al 79% di sesso femminile" e sono "Una comunita' operosa, laboriosa e solidale, indispensabile per il Welfare della nostra citta'.
"Il 12 marzo a Firenze saremo alla manifestazione per la pace a fianco del popolo ucraino e insieme ai tanti sindaci europei che l'hanno promossa e stanno in queste ore organizzando al meglio l'accoglienza dei profughi #StopWarInUkraine #AFirenzePerLaPace". Cosi' su Twitter il vicepresidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli.