Sulle rinnovabili l’Europa corre, l’Italia è in ritardo
"Entro il 2030 il 42,5% dell'energia consumata nella Ue proverrà da fonti rinnovabili. La decisione è frutto dell'accordo tra Consiglio Europeo e Parlamento europeo che prevede anche l'accelerazione delle autorizzazioni per evitare burocrazia e ostacoli che oggi ostacolano la produzione". Lo ha scritto su Facebook Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati. "Un'ottima notizia che purtroppo aggrava le preoccupazioni per i ritardi dell'Italia sul PNRR che doveva essere il volano della transizione ecologica con più di un terzo dei fondi disponibili dedicati all'ambiente. Ancora una volta mancanze e limiti del Governo mettono davvero a rischio lo sviluppo del paese. Mentre l'Europa corre".
In piazza contro le scelte pericolose del governo
“In piazza a Torino con i sindacati edili di Cgil e Uil per la dignità e la sicurezza del lavoro, contro le scelte pericolose e sbagliate del Governo Meloni su appalti e superbonus”. Così Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, su Twitter a commento delle foto della manifestazione di oggi a Torino.
Italia fanalino di coda in Ue
“Il Parlamento Ue ha condannato lo stop imposto dal Governo alla registrazione dei figli delle coppie arcobaleno. La destra italiana, sulla pelle dei bimbi e attaccando la comunità LGBTQIA+, ha scelto Orbán. Questo è il risultato. Sui diritti siamo il fanalino di coda dell’Europa”. Così su Twitter la deputata Pd Silvia Roggiani.
Il Governo dica cosa vuole fare, non possiamo perdere risorse decisive
“In commissione Bilancio al Senato stiamo aspettando le risposte del governo sul Dl PNRR. Il Pd ha presentato emendamenti importanti che servono a garantirci risorse che non possiamo permetterci di perdere. Si tratta di 100 miliardi d’investimenti decisivi per il futuro del nostro paese. Ragioniamo su come rafforzare le strutture centrali e territoriali, ma portiamo a casa queste risorse essenziali per lo sviluppo e la crescita. Perderle non sarebbe il fallimento del governo Meloni, ma sarebbe il fallimento dell’Italia”. Così la senatrice del Pd Beatrice Lorenzin.