Sulle rinnovabili l’Europa corre, l’Italia è in ritardo
"Entro il 2030 il 42,5% dell'energia consumata nella Ue proverrà da fonti rinnovabili. La decisione è frutto dell'accordo tra Consiglio Europeo e Parlamento europeo che prevede anche l'accelerazione delle autorizzazioni per evitare burocrazia e ostacoli che oggi ostacolano la produzione". Lo ha scritto su Facebook Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati. "Un'ottima notizia che purtroppo aggrava le preoccupazioni per i ritardi dell'Italia sul PNRR che doveva essere il volano della transizione ecologica con più di un terzo dei fondi disponibili dedicati all'ambiente. Ancora una volta mancanze e limiti del Governo mettono davvero a rischio lo sviluppo del paese. Mentre l'Europa corre".
"Credo che serva accelerare le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, con una gestione integrata che tenga insieme tutela e valorizzazione delle acque ma anche protezione del suolo per il suo valore ecosistemico, adottare e attuale il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e aggiornare il Pniec. E insieme ragionare e prendere una iniziativa per una legge nazionale per il clima". Così la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, a margine della presentazione del progetto Life Climax Po alla Camera (video della dichiarazione).
"Credo che serva accelerare le politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, con una gestione integrata che tenga insieme tutela e valorizzazione delle acque ma anche protezione del suolo per il suo valore ecosistemico, adottare e attuale il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e aggiornare il Pniec. E insieme ragionare e prendere una iniziativa per una legge nazionale per il clima". Così la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, a margine della presentazione del progetto Life Climax Po alla Camera (video della dichiarazione).
Per seguire l'attività di Chiara Braga: sito web - pagina facebook