Contenti che finisca il Governo giallo-verde

"Il Paese è fermo - ha proseguito Mirabelli - c'è di nuovo l'incubo della crisi post 2008, sono aperte centinaia di crisi aziendali, è aumentata la pressione fiscale, quota 100 è stata pagata dai pensionati, sono aumentate le differenze tra Nord e Sud ma anche il Nord segna il passo e questa è una responsabilità collettiva, ma soprattutto di chi ha guidato l'esecutivo.
La direzione del PD

È un passaggio strettissimo che afferma che la decisione, avrà una valenza fondamentale per il presente e per il futuro del Paese.
Una decisione, tra l’altro che, dovrebbe indicare finalmente una Linea chiara del partito sulla crisi e rispetto ai suoi sviluppi, visto che esponenti di minoranza del partito in questi giorni, si sono affrettati, prima della convocazione della Direzione a bruciare i tempi e pretendere di dettare la Linea del Pd.
Oggi si chiude un’esperienza di governo fallimentare

Finisce in un fallimento il governo del sedicente cambiamento

Il bilancio di poco più di un anno, si afferma in modo fallimentare, perché al netto delle varie schermaglie in corso tra gli attori protagonisti, alcune, istituzionalmente e politicamente indecenti, soprattutto sul piano economico, con un Paese con crescita zero, legato anche all’assenza di ingenti politiche degli investimenti, con un debito pubblico, il più alto di sempre, con molte aziende che continuano a chiudere, con il carico fiscale e burocratico non certo diminuito, con il dato occupazionale in chiaro-scuro ed infine, con i ceti-medi popolari che, non hanno visto segnali politici di avanzamento per l’adeguamento dei loro salari e stipendi al costo della vita.