"Da dove dobbiamo ripartire? Qual è la vera novità e la domanda che ci dobbiamo porre per capire la pericolosità del momento: le democrazie possono continuare a sopravvivere se permangono alti livelli di diseguaglianza? La risposta è no. Dobbiamo avere la capacità di mettere in campo un partito capace di dare speranza nel futuro". Lo ha detto il segretario nazionale Pd, Nicola Zingaretti, nel corso della presentazione di un libro, al Senato. "C'è l'urgenza di portare tutti nella comprensione del rischio Democratico di questo Paese che deve concretizzarsi, sì nell'opposizione a Salvini, ma mettendo in campo un nuovo modello di sviluppo", ha aggiunto. "Io scommetto sulla ricostruzione di un campo di pluralismo capace di ripensare un modello di sviluppo. Siamo in una fase di ricostruzione che deve prevedere la ricostituzione della forma partito e un campo largo di alleanze. Io un anno fa avevo più paura di oggi, quest'anno abbiamo avuto la conferma che l'esperimento gialloverde è fallito, ora tocca a qualcun altro", ha concluso Zingaretti.

"Quanto accaduto sabato all'ospedale Sacco è qualcosa di grave e, purtroppo, annunciato allagamenti, evacuazioni, cedimenti e blocco del pronto soccorso non sono infatti da attribuire tanto alle piogge torrenziali quanto allo stato in cui versano i fabbricati del Sacco, una struttura degli anni '30 con molti fabbricati che hanno mantenuto le stesse caratteristiche strutturali e storico-architettoniche degli edifici originali". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Carlo Borghetti. "Una situazione denunciata da tempo da sindacati, personale e degenti e già oggetto di discussione in Consiglio regionale. Parliamo di un ospedale che ha un bacino di utenza di 345.000 persone, che fa 17.000 ricoveri in regime ordinario all'anno ed eroga oltre due milioni di prestazioni ambulatoriali.

“Questo Premio, intitolato alla memoria dell’Avv. Giorgio Ambrosoli, appare, ancor di più oggi, nella sua limpidezza come una boccata d’aria pulita.” Così la vicesindaca metropolitana Arianna Censi, intervenuta alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti del Premio in memoria di Giorgio Ambosoli, Avvocato Commissario Liquidatore della Banca Privata Italiana. Una celebrazione speciale in occasione della quarantesima ricorrenza dell'omicidio alla quale ha preso parte anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Per me quindi “ - ha continuato la Censi – “quello che più conta, nel nostro agire pubblico, è l’esempio: come per l’Avv. Ambrosoli, è l’esempio che diamo tutti i giorni, nelle nostre azioni, nelle nostre scelte, nel modo in cui parliamo e affrontiamo temi e complessità, a caratterizzare la nostra comunità.

"Un'emozione incredibile, sono contentissimo per Milano e l'Italia. Festeggiamo stasera e poi cominciamo subito a lavorare. Per me è bastata emotivamente una rivincita dopo Ema, ma se devo dire questa è più importante. Perdere una seconda volta sarebbe stato alquanto seccante, ci voleva".
Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo l'assegnazione a Milano-Cortina dei Giochi olimpici invernali del 2026.
"È stato determinante che il governo dopo un iniziale tentennamento sia entrato con decisione, stiamo parlando di un territorio omogeneo, è facile convincere la gente" ha aggiunto il primo cittadino.