Protezione civile europea per i beni culturali
Una sorta di 'Protezione civile europea' che possa prontamente intervenire in caso di furti, danneggiamenti e problemi al patrimonio culturale. E' l'idea lanciata dal ministro di cultura e turismo Dario Franceschini, che ha partecipato a Roma alla Conferenza internazionale sulla tutela del patrimonio culturale organizzata per i 50 anni dei Carabinieri dei Beni Culturali (Tpc) alla presenza del comandante generale dei carabinieri Gianni Nistri e dell'ambasciatore Usa in Italia e San Marino Lewis Michael Eisenberg che ha restituito all'Italia una testa di Pan del I-II secolo dopo Cristo provento di un furto avvenuto nel 1968 in un'area archeologica romana.
Pronti discutere di Roma ma per ora il ddl non è sul tavolo
"Penso Di Maio si riferisse a una iniziativa legislativa del suo partito per Roma Capitale perché non è stato portato sui tavoli di governo alcun ddl su questo tema e quindi di "pronto" non può esserci davvero nulla. Ovviamente non ci sottrarremo a una discussione su questa idea quando verrà portata nelle sedi appropriate". Lo dichiara in una nota Dario Franceschini, capo delegazione Pd al governo, con riferimento all'annuncio di Luigi Di Maio di una legge per dare i poteri speciali a Roma capitale.
L’Ue recepisca la nostra legislazione antimafia
"Per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata, quella sull'ergastolo ostativo è una sentenza seria che ci pone la questione di mettere al sicuro il 41 bis come paletto fondamentale della legislazione antimafia. Dirò di più: è arrivato il momento che l'Europa capisca la necessità di recepire il nostro know how legislativo per combattere le mafie, che riguardano tutto il continente. Molti paesi sono sprovvisti di strumenti e l'Ue deve dotarsene". Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo dem e capogruppo in Antimafia, nel corso dell'audizione in Senato del ministro Bonafede.
Ergastolo: sentenza seria ma non intacca il 41 bis
"Abbiamo letto la sentenza della Consulta. Una sentenza che consideriamo con grande rispetto e serietà. E’ una decisione che innegabilmente carica sulle spalle dei magistrati di sorveglianza una responsabilità grandissima. Un punto però deve essere chiaro: questa sentenza non mette in discussione il regime del 41 bis che resta una misura fondamentale per la lotta alla mafia e mette i boss nella condizione di non nuocere". Così Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Antimafia e vicepresidente dei senatori dem.