Dopo l'inchiesta di Presa Diretta è sempre più urgente che Salvini spieghi
“Non bastavano i lingotti d’oro, i diamanti in Tanzania, il tesoro di Radio Padania finito agli amici di Salvini e le lauree fasulle in Albania. Adesso nella Lega ci si riscoprirebbe anche agenti immobiliari: stando alla clamorosa inchiesta di “Presa Diretta”, parte dei fondi del partito, pari a 311.000 euro, sarebbe stata utilizzata per acquistare una villa in Sardegna. Attenzione: tutto questo sarebbe avvenuto non ai tempi di Bossi ma nell’estate 2018, con Salvini segretario, Ministro dell’Interno e vicepremier. In pratica, dopo aver incassato, tramite le donazioni del 2×1000, 1,5 milioni di euro dallo Stato, la Lega ne avrebbe girati 311.000 al fornitore Barachetti. Barachetti, a sua volta, avrebbe comprato la villa in Sardegna dall’imprenditore Marzio Carrara. Quest’ultimo, poi, avrebbe girato 1/3 della somma a una società di Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. E chi sono Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni?
Le parole Papa hanno un’importanza straordinaria
"Il Papa ha ragione e le sue parole sono di una importanza straordinaria per far capire a tutti i decisori politici italiani e europei che il turismo è il settore più drammaticamente colpito dalla crisi. Sin dai primi provvedimenti, molte misure sono state dedicate da Governo e Parlamento a imprese e lavoratori del settore. Ma poiché la ripartenza del turismo internazionale sarà molto lenta occorrono nuove misure straordinarie. Anche per questo ieri abbiamo presentato con Cdp il Fondo dedicato di 900 milioni di euro e sto chiedendo centralità nelle risorse del Recovery Fund". Così il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, commenta le parole del Papa che oggi, nel corso dell'Angelus, ha rivolto il proprio "incoraggiamento a quanti operano nel turismo".
Il Parlamento sia centrale nella definizione del Recovery Plan
"Il lavoro intenso delle Commissioni parlamentari che e' in corso in queste ore per fornire un indirizzo univoco al Governo sulla stesura del Recovery Plan testimonia, da un lato, la ferma volonta' del Parlamento di essere centrale in questa elaborazione e, dall'altro, l'importanza strategica di questo programma per il presente e il futuro dell'Italia". Lo affermano in una nota Gianluca Benamati, Marina Berlinghieri, Susanna Cenni, Antonella Incerti, Andrea Frailis e Alberto Pagani, del gruppo Pd alla Camera. "In questo contesto, ci attendiamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che deve avere una visione ampia e omogenee del Paese per i prossimi anni, tenga conto degli indirizzi di Camera e Senato e si articoli nel dettaglio delle diverse linee su proposte innovative e concrete sulle quali si possa poi prevede un'ulteriore pronuncia del Parlamento. Questa e' una sfida cruciale per l'Italia e dobbiamo esserne all'altezza e su questa sfida occorre impegnarsi a trovare il consenso politico e sociale piu' ampio possibile, concludono.
La transizione energetica favorisce la stabilità
"L'energia ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella geopolitica globale e, nell'ultimo secolo, gli assetti geopolitici sono stati segnati dall'approvvigionamento petrolifero. Al contempo, gli incendi, lo scioglimento della calotta polare, i fenomeni metereologici estremi e l'impatto di questi sulla biosfera sono i segnali concreti di una tragica emergenza ambientale. Tutto questo mentre, a causa di Covid-19, stiamo vivendo la peggiore crisi economica dal 1929". Lo scrive sul suo blog la vice ministra degli Esteri Marina Sereni (www.ilblogdimarinasereni.it) a proposito della IV edizione del Seminario promosso e organizzato da GLOBE, l'Associazione Nazionale per il clima, e il World Energy Council-Italia sul tema Green New Deal, tenutosi in questi giorni a Trevi, in provincia di Perugia, a cui ha partecipato.