
"Ci stiamo lasciando alle spalle un anno durissimo. Restano il dolore, le ferite, l'angoscia. Ma anche la solidarietà e la forza di reagire uniti. Abbiamo combattuto e dovremo combattere ancora una battaglia dura e difficile, che non è terminata, ma che oggi possiamo portare avanti con un'arma in più: il vaccino. Non è la fine del Covid, è solo l'inizio di un'altra fase della battaglia: un enorme motivo di speranza e il simbolo di una possibile vittoria". Così
Nicola Zingaretti sulla sua pagina facebook.
"Il pensiero - prosegue - va in primo luogo a chi purtroppo non è più con noi, a chi ha perso una persona cara. Agli italiani, donne e uomini che continuano a lottare, ai commercianti, agli imprenditori che tengono duro, a chi lavora e a chi il lavoro non ce l'ha e non deve essere lasciato solo.
Alle ragazze»

"È insostenibile l'equiparazione tra le modalità di approvazione in Senato dell'attuale legge di bilancio e della legge di bilancio passata nel dicembre 2018. Due anni fa il Pd promosse ricorso alla Consulta perché commissione e Aula furono chiamati a votare un testo ignoto fino a poche ore prima, frutto di un maxiemendamento presentato in extremis dal governo. Venne lesa in pieno una prerogativa costituzionale: il diritto dei parlamentari a conoscere ciò su cui devono deliberare. Nelle ultime 48 ore il Senato si è misurato con un testo immutato rispetto a quello licenziato dalla Camera 7 giorni fa. La differenza è grossa e non la vede solo chi non la vuol vedere". Così in una nota i senatori del Pd
Dario Parrini e
Franco Mirabelli, rispettivamente presidente della commissione Affari costituzionali e vice presidente dei senatori dem.
Che»