Tempi stretti per la Legge di Bilancio ma nelle regole costituzionali
"È insostenibile l'equiparazione tra le modalità di approvazione in Senato dell'attuale legge di bilancio e della legge di bilancio passata nel dicembre 2018. Due anni fa il Pd promosse ricorso alla Consulta perché commissione e Aula furono chiamati a votare un testo ignoto fino a poche ore prima, frutto di un maxiemendamento presentato in extremis dal governo. Venne lesa in pieno una prerogativa costituzionale: il diritto dei parlamentari a conoscere ciò su cui devono deliberare. Nelle ultime 48 ore il Senato si è misurato con un testo immutato rispetto a quello licenziato dalla Camera 7 giorni fa. La differenza è grossa e non la vede solo chi non la vuol vedere". Così in una nota i senatori del Pd Dario Parrini e Franco Mirabelli, rispettivamente presidente della commissione Affari costituzionali e vice presidente dei senatori dem.
"Che si sia di fronte a una procedura dai tempi troppo stretti e quindi meritevole anche di riflessioni critiche - dicono i senatori - è indubbio. Ma dire che siamo di fronte a un bis del 2018 è affermare il falso".
"Che si sia di fronte a una procedura dai tempi troppo stretti e quindi meritevole anche di riflessioni critiche - dicono i senatori - è indubbio. Ma dire che siamo di fronte a un bis del 2018 è affermare il falso".
Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook