Ricominciare dalla forza delle idee
In questi giorni ho avuto il piacere di intervenire in diversi dibattiti sull’analisi del voto del 4 Marzo e ammetto di essere molto soddisfatto dell’energia e della passione che ho trovato. Dai quartieri popolari, passando per i Comuni dell’area metropolitana, fino ad arrivare al centro della città, il comune denominatore è la voglia di partecipare, di rimettersi in gioco; è la lucidità nell’analizzare le cause del disastro e l’ambizione di pensare a come affrontare il futuro.
Io credo che si debba ripartire da qui, dalla voglia di ripartire, dall’entusiasmo offuscato, ma sicuramente non perduto, dal bisogno di costruire e di appartenere a un progetto nuovo. Bisogna ricominciare dalla forza delle idee, dalla costruzione di una casa comune, dove pensare un progetto di futuro.
Le domande che ci consegna questo esito elettorale
Di tutte le assemblee a cui ho partecipato in questi giorni mi hanno colpito la partecipazione di tante persone e la qualità del dibattito, la ricerca e la voglia di approfondire le ragioni della sconfitta, senza scorciatoie.
Purtroppo, non vedo tutto questo nella discussione che viene riportata dagli organi di stampa.
Quando ragioniamo sul risultato elettorale dobbiamo evitare che la discussione sia polarizzata tra chi spiega che la colpa della sconfitta è attribuibile a Renzi e chi, invece, spiega che è di coloro che hanno impedito a Renzi di lavorare in quanto in disaccordo con lui.
Opposizione non è afasia
Eletti i Presidenti di Senato e Camera (a cui vanno i miei auguri di buon lavoro), nominati i capigruppo e in attesa di completare gli assetti delle Presidenze dei due rami del Parlamento, le forze politiche si preparano alle consultazioni del Capo dello Stato per la formazione del Governo. Ancora qualche giorno e la delegazione del Pd guidata dal Segretario reggente Martina e dai presidenti dei gruppi parlamentari si recherà al Quirinale per esporre le nostre idee sul futuro della legislatura. Credo dunque sia proprio venuto il momento di dire qualcosa in più della fatidica frase “tocca a loro”. Non perché debba o possa essere il Pd ad indicare formule o scenari quanto piuttosto perché anche prepararsi a stare all’opposizione non ci esime dal fare politica.
Aiuti a 900 mila poveri in Italia
Le persone beneficiate da misure di contrasto alla povertà sono nel primo trimestre 2018 quasi 900 mila e 7 su 10 dei beneficiari risiedono al Sud Italia. Campania in testa, seguita da Sicilia e Calabria. L'Osservatorio statistico sul reddito di inclusione, presentato oggi dall'Inps e dal Ministero del Lavoro, rivela anche che sono stati coinvolti dal Rei (Reddito di inclusione) 316.693 persone (in 110 mila famiglie) mentre altre 47.868 persone (in 119 mila famiglie) sono state interessate dal Sia (il Sostegno di inclusione attiva).