Il governo giallo verde ha dunque il vento in poppa, tre mesi dopo il suo insediamento. Nei sondaggi, la Lega e i Cinquestelle ottengono il gradimento del 60% dell'elettorato, ma l'exploit clamoroso è quello del partito di Salvini, il "duro" della coalizione, che ha quasi raddoppiato i consensi nel giro di pochissimo tempo.
Domandarsi perché è doveroso, per il centrosinistra in particolare, anche se la risposta, a mio avviso, non è difficile da intuire. La crisi dei "riformisti" (se posso definire così la coalizione che aveva nel Pd il suo epicentro) ha raggiunto il suo culmine in occasione della vicenda referendaria di due anni fa, che ha registrato la "ribellione" pubblica dei futuri (allora) scissionisti del Pd contro le decisioni assunte, sul tema, dagli organi ufficiali del partito stesso.
La legge costituzionale»