Towanda Dem
Grido di battaglia: Towanda, come Idgie e Ruth, le protagoniste di “Pomodori verdi fritti”, ribelli alla prepotenza maschile e al razzismo del Sud degli Stati Uniti negli anni Trenta.
“Towanda dem” e’ l’atto di ribellione delle donne Pd contro il Nazareno. La ‘rivolta’ femminile deflagra con una lettera-appello che è uno spietato atto di accusa nei confronti dei colleghi maschi. A cominciare dall’ex segretario Matteo Renzi e dal presidente Matteo Orfini, per continuare con gli attuali vertici. “Abbiamo sbagliato a fidarci - scrivono le donne dem - non accadrà mai più”.
Durissime le accuse, condivise da circa 500 firmatarie: dalla violazione del principio della “parità effettiva a ogni livello”, contro lo statuto e nel silenzio degli organismi di controllo; all‘uso “cinico” delle pluricandidature femminili per far eleggere più uomini; alle politiche di destra introdotte surrettiziamente, come la previsione del “dipartimento mamme” separato dal “dipartimento pari opportunità” o i temi controversi mutuati dalla destra e inseriti nei 100 punti del programma.
Ripresenterò il ddl sui giochi con gli elementi dell’accordo Stato-Regioni
Qualunque sarà il nuovo Governo italiano, come auspica che si muova in materia di gioco e quali sono gli obiettivi che si dovrà porre?
Penso che si debba riprendere in mano il documento finale della Conferenza Stato-Regioni, tradurlo in un disegno di legge e approvarlo, visto che è il frutto di un lavoro condiviso per ridurre la domanda e l’offerta di gioco in questo Paese.
Sicuramente ripresenterò il mio disegno di legge di riordino complessivo, con gli elementi migliorativi emersi dai lavori della Conferenza, quindi, una riduzione più significativa delle sale giochi e della presenza di slot machines in luoghi pubblici che non sono destinati al gioco, maggiori garanzie per la salute dei giocatori che riguardano le caratteristiche che devono avere i responsabili delle sale o anche l’utilizzo della tessera sanitaria come documento identificativo per poter giocare e per affrontare il tema del riciclaggio e della legalità.
Il Pd deve tornare alle origini
Come finisce questa vicenda del governo, Serracchiani?
Intanto c’è da essere allibiti per l’irresponsabilità con cui agitano lo spettro delle elezioni anticipate, che di certo non sono la risposta che si aspettano gli italiani. Anche perché continuo a pensare che tra Lega e M5s ci sia, da tempo, un’intesa per fare il governo. Solo che adesso sia Salvini sia Di Maio vogliono entrambi indossare la maglia numero 10. Stiamo assistendo, ed è sotto gli occhi di tutti, al peggior teatrino della politica. Alla faccia del “nuovismo”. La cosa che più mi stupisce della loro condotta è che i problemi reali del paese non esistono più e soprattutto le loro roboanti promesse, come la flat tax e il reddito di cittadinanza, sono scomparsi dalla scena.
La Regione,il neo-presidente, la corruzione
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, al momento non sembra registrare una forte volontà di collaborazione da parte del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Se le cose non cambiano "la voglia di collaborare è veramente scarsa" ha detto Sala a margine dell'inaugurazione di palazzo Citterio. Con Fontana "Penso ci sarà un rapporto di rispetto istituzionale e nell'interesse dei cittadini - spiega - che troverà ampi spazi di convergenza su alcuni aspetti e molto meno su altri. Quando sento le dichiarazioni e le ipotesi di premiare i comuni che non ricevono migranti, beh quello è uno schiaffo in faccia a Milano, ma più che a Milano ai milanesi, perché noi facciamo la nostra parte e poi siamo penalizzati.