Odio e paura non generano sviluppo
Il neosegretario del Partito democratico ha sempre scelto il profilo basso, la “normalità” come punto d’appoggio, lontano dal glamour e dall’immagine di un leader mattatore. Nicola Zingaretti, 53 anni, cresciuto a pane e Pci, ha vinto a mani basse le primarie del Pd lo scorso 3 marzo. Lo ha fatto con un programma, Prima le persone, in cui, accanto a Gramsci, ha citato Aldo Moro, Paolo VI e la Populorum progressio.
Un minuto dopo aver saputo della vittoria su Martina e Giachetti l’ha dedicata a Greta Thunberg, la sedicenne ambientalista svedese. Ha pure colmato il deficit di notorietà con il fratello Luca, in arte Montalbano.
Quando M5S e Lega non riescono a fare le cose usano la propaganda
Quando M5S e Lega non riescono a fare le cose usano la propaganda e la polemica contro i Governi precedenti e il PD.
La sostanza di quello che è successo in queste settimane è che con un escamotage sono riusciti di nuovo a rinviare la decisione sui bandi che dovevano far acquisire alle aziende italiane e francesi gli appalti per le opere per completare la TAV. Di fatto, oggi hanno solo rimandato una decisione, non riescono a mettersi d’accordo e hanno trovato un escamotage.
Una bandiera europea per salvare l’Italia
«Nelle nostre case abbiamo bisogno di due bandiere, quella europea e quella italiana. Una accanto all’altra. La bandiera europea serve a garantirci il futuro, perché di fronte a giganti come gli Usa e la Cina o siamo in Europa o non ce la facciamo neanche a garantire la nostra bandiera tricolore. Che rappresenta la nostra identità, il nostro welfare, il nostro stile di vita. Paradossalmente i sovranisti non comprendono che indebolendo l’Europa indeboliscono anche la sovranità degli Stati membri».
Generosità e coraggio per il PD e per l'Italia
Le Primarie di domenica 3 marzo sono state una bellissima festa di partecipazione e democrazia. Più di 1.600.000 elettori hanno deciso di scommettere sul futuro del PD e dell’Italia, riempendo di file e di speranza le migliaia di seggi distribuiti in tutta Italia e contribuendo alla elezione di Nicola Zingaretti nuovo Segretario del Partito Democratico con oltre il 66% dei consensi. Una legittimazione forte e carica di aspettative e di responsabilità che sono certa verrà corrisposta non solo da Nicola Zingaretti ma da tutto il gruppo dirigente del PD che da qui a qualche giorno sarà chiamato nell’Assemblea nazionale convocata a Roma domenica 17 marzo ad eleggere i nuovi organismi del Partito.


