Il nuovo Governo nasce per servire il Paese

Signor Presidente, onorevole Presidente del Consiglio, abbiamo apprezzato il fatto che lei abbia indicato nella sua relazione non i contenuti di un contratto ma le idee e gli obiettivi comuni su cui si costituisce un Governo che serve e servirà al Paese; che nasce per questo, per servire il Paese.
Noi non staremo al Governo con l’obiettivo di prendere “tutto il potere” anche se sento che chi dice queste cose ci dà lezioni di democrazia.
Noi non staremo al Governo per alimentare una campagna elettorale permanente che agita i problemi degli italiani anziché risolverli.
La strada da intraprendere è il contrario del sovranismo

Nell'incipit del suo discorso, Presidente Conte, lei ha voluto ripetere per sei volte la parola “nuovo”, volendo sottolineare la volontà del suo Governo di imprimere una svolta riformatrice all'Italia: è precisamente l'obiettivo per cui il Partito Democratico ha deciso di concorrere alla formazione della nuova maggioranza. L'apertura di una nuova fase, che lei ha ripetutamente sottolineato, significa in primo luogo voltare pagina nel nostro rapporto con l'Unione europea, che non è il nostro nemico, come per un anno e mezzo esponenti del Governo precedente hanno cercato di far credere agli italiani.
Inserire nella Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile

Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, il Partito Democratico, nell'intensa fase politica che ha caratterizzato la formazione di questa maggioranza, ha chiesto una significativa discontinuità con il passato. Nel mio intervento a sostegno del voto di fiducia vorrei sottolineare come essa vada assegnata prioritariamente in un ambito di valori da recuperare.
Abbiamo la possibilità di rimettere al centro della nostra azione politica il valore dell'educazione e della cultura, il valore della conoscenza, della competenza.
C'è bisogno di avere in campo tutto il PD

La nascita del nuovo Governo ha bisogno di avere in campo tutto il PD sui territori e di rilanciare una funzione del partito che non sia solo propagandistica ma che sia anche una capacità di ascoltare i territori e valorizzare sui territori le cose che si fanno, chiudendo una fase in cui il partito si è presentato come lo strumento in cui si discuteva all’interno solo sulle proprie dinamiche.
Questo è fondamentale se vogliamo riuscire a governare bene in una fase così complicata e così inaspettata, come quella che si è aperta.