Come urlo dal basso

C’è un grande vuoto che occupa gran parte dello spazio politico italiano in questo momento storico. Ce lo dicono, con due linguaggi diversi, due fatti venuti alla ribalta in questi ultimi giorni.
Da un lato l’ultimo rapporto Censis, secondo il quale quasi un italiano su due (48%) spera nell’arrivo di un "uomo forte" che, senza preoccuparsi troppo del Parlamento e delle elezioni, riesca a mettere le cose a posto.
Si tratta certamente di un dato preoccupante, segno di una diffusa stanchezza nei confronti della democrazia.
Il Decreto Clima

E proprio sul dl clima, nella tarda serata di venerdì scorso, sono intervenuta in aula alla Camera nella discussione sulle linee generale del provvedimento. Video»
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A Milano il Museo nazionale della Resistenza

L'annuncio del ministro Dario Franceschini e del sindaco Giuseppe Sala chiude le polemiche sulla sede del Museo della Resistenza, che in un primo momento doveva essere realizzato nella Casa della Memoria di Milano, luogo considerato troppo piccolo per un progetto di tale importanza, visto anche che Milano è città medaglia d'oro della Resistenza.
COP25: le città non aspettano più gli Stati nazionali

Poiché esiste ancora un piccolo numero di nazioni che bloccano l'attuazione dell'Accordo di Parigi e le città già avvertono l’impatto dei cambiamenti climatici, sono pronte a prendere loro la guida nella lotta al riscaldamento globale, ha detto il sindaco di Milano e il vicepresidente della rete C40 Giuseppe Sala.
Quali sono le aspettative delle città su questa COP?
Innanzitutto, rispondo come singolo cittadino preoccupato per il futuro della vita sul nostro Pianeta. La scienza è assolutamente chiara: se continuiamo sul nostro percorso attuale, l'aumento della temperatura globale sarà di 3 o 4° C superiore alla media preindustriale.