Per il Municipio di Zona 7
Mi chiamo Enea Coscelli e vivo a Milano in via delle Forze Armate.
Sono nato a Zurigo il 23 ottobre 1957. Ho lavorato in un’azienda multinazionale americana e dopo 43 anni di lavoro sono in attesa della pensione. Sono sposato e ho tre figlie.
Nel 1980 sono stato eletto come consigliere di zona 19 (quando le zone erano 20), successivamente sono stato rieletto nelle elezioni del 1985 e 1990 sempre nel centrosinistra. Nel 2011 sono stato eletto consigliere di zona 7 per il Partito Democratico.
Liste pulite, dal voto una nuova stagione
Intervista di Lorenzo Iuliano - Il Mattino Caserta (file PDF)
«Abbiamo messo in campo candidature di rinnovamento e un controllo di legalità elevato sulle liste, grazie a Prefettura e forze dell`ordine, gettando le basi di una nuova stagione per la provincia di Caserta, guidata dai sindaci di centrosinistra, dopo il crollo del centrodestra e mentre le inchieste della magistratura stanno ripulendo le pubbliche amministrazioni». Dopo la presentazione delle liste nei Comuni al voto è più sereno il commissario provinciale del Pd, il senatore Franco Mirabelli, che ha voluto con forza l`approfondimento sulle liste pulite.
Dal Giambellino al Comune
Romantica a Milano, 52 anni, l’editoria nel destino e la politica come passione e impegno civile. Ho lavorato nelle più prestigiose case editrici internazionali di editoria medico-scientifica e attualmente mi occupo di sviluppo di prodotti digitali per la formazione, la didattica e l’apprendimento. Da coordinatrice del Circolo PD del Giambellino ho imparato che cosa significa concretamente ascoltare e andare incontro ai bisogni e, perché no, anche ai sogni dei cittadini.
Doppia morale malattia per la democrazia
Articolo pubblicato da L'Unità (file PDF).
Oggi e sempre, più che di “garantismo”, termine che di per se vuol dire poco, dovremmo parlare della cultura delle garanzie costituzionali per chiunque sottoposto ad un procedimento giudiziario, ma, come molte altre volte, siamo chiamati a commentare l’uso strumentale della giustizia a fini di consenso, come troppo spesso capita nella nostra vita pubblica, provocando guasti e distorsioni.
Il Movimento Cinque Stelle si è trovato ad avere a che fare con questo principio cardine della cultura di diritto, molto prima di quanto pensasse.