Costruire un progetto riformatore

La prima certezza è quella, per così dire, della tenuta: piaccia o meno, l'oscillazione del pendolo elettorale del partito va dal 25% della “non vittoria” di Bersani nel 2013 al 40% ottenuto da Renzi alle elezioni europee dell'anno successivo, rendendo del tutto credibili le rilevazioni attuali che danno il partito intorno al 30%, facendone di fatto il soggetto più consistente fra quelli che si contendono credibilmente la guida del Paese. Se si pensa che dopo le elezioni del 2008 e la crisi di delegittimazione che condusse Veltroni alle dimissioni l'anno successivo il pronostico più accreditato era che il partito dovesse finire in mille pezzi di lì a pochi mesi.
Lavoro e pensioni

A proposito dell'abolizione dei voucher

Abbattiamo il debito

Piero Fassino considera la riduzione del debito pubblico una priorità non rinviabile per il governo Gentiloni. «Un governo che non è transitorio. Ha davanti a sè molte scadenze importanti. Una di queste è la legge di stabilità che dovrà avviare un percorso pluriennale di riduzione del debito pubblico. Questa riduzione è necessaria per liberare risorse, oggi bloccate per il pagamento degli interessi del debito, da destinare alla crescita e al rilancio degli investimenti».