De Iure Condendo

Una decisione "formale" e sostanziale, che mi pare tra l'altro abbia raccolto il 70% dei voti degli eletti, e che dovrebbe sopire le infinite polemiche interne delle ultime settimane. Invece, in un "cupio dissolvi" impressionante, c'è subito qualche dirigente o ex che, sui media, prende di fatto le distanze dal documento, piangendo la sancita impossibilità di un governo M5S-Pd.
Expo dopo 3 anni

«Non sarei diventato sindaco se non avessi fatto Expo». Beppe Sala torna a casa. Per la prima volta da sindaco varca i cancelli dell’Expo, a tre anni esatti da quel primo maggio 2015. Ora Expo si chiama «Mind, Milano innovation district», e diventerà il più grande parco scientifico e tecnologico d’Italia. La prima persona che Sala incontra è Romano Bignozzi, il mitico capo-cantiere di Expo. Sono abbracci e un filo di commozione. «Anche se ho voltato pagina, professionalmente questo è stato il sogno più bello della mia vita che ha prodotto un’opera che rappresenta le virtù di Milano e della Lombardia».
La proposta di Juncker sul bilancio è insufficiente

Dopo che l’anno scorso tutti i leader hanno sottoscritto la Dichiarazione di Roma e hanno approvato il Pilastro europeo per i diritti sociali serviva più impegno sulla coesione, non più tagli.
Da Expo a Mind
Pioveva, esattamente come tre anni fa. E anche per questo Primo Maggio che ha segnato la "ripartenza", è stato l'Albero della Vita ad accendersi di luci, musiche e colori. Uno spettacolo, quello del simbolo del 2015, a cui hanno assistito per celebrare un passaggio di consegne ufficiale tra Expo e Mind. Perché, ormai, è così che si chiama l'area degli ex padiglioni dell'Esposizione destinata a diventare un Parco della scienza, del sapere e dell'innovazione. Milano innovation district.