Cresce l'interesse per Milano nel mondo

Milano nel 2019 è «place to be» anche per Capodanno. È la seconda meta tra quelle più ricercate nel mondo dagli italiani. Superata solo da Londra. La classifica è del sito di viaggi Jetcost.
Tra gli italiani che hanno deciso di viaggiare molti hanno scelto Milano per iniziare il 2020. Per trascorrere alcuni giorni con parenti e amici oppure semplicemente per festeggiare in un luogo pieno di attrazioni ma non troppo lontano da casa.
Milano è la seconda borsa più rialzista dell’eurozona

Nell’anno da record del Nasdaq di New York, che ha chiuso per la prima volta sopra quota 9mila punti, la regina delle piazze finanziarie è incredibilmente Atene. Il listino greco capitalizza 18,55 miliardi di euro contro gli oltre 21mila della Grande mela, ma con un rialzo del 50,1% da inizio anno è stato il migliore del mondo nel 2019. Seguono Buenos Aires (+37,6%), il Nasdaq (+35,74%), Bucarest (+34,74%), Shenzhen (+33,92%) e Wellington (+31,67%).
La buona notizia è che Milano (Ftse Mib +29,65%), settima globale, è la numero due dell’eurozona. Restano dietro Parigi (+27,62%), Zurigo (+27,3%), Francoforte (+26,31%) ed Amsterdam (+25,24%).
Milano, da Cenerentola d’Europa a place to be
Da Cenerentola d’Europa a place to be. L’enfasi di un decennio milanese è tutta racchiusa in due titoli. Il primo è del Financial Times, aprile 2009 e disegna la città come fanalino di coda del continente, chiusa, rancorosa, incapace di programmarsi. Il secondo è del New York Times, anno domini 2015, subito dopo i fasti di Expo: non sei cool, non sei smart se non sei nel luogo dove devi essere. Milano, appunto. Una narrazione arrivata fino ai giorni nostri al punto da diventare stucchevole. Qual è la realtà? Il decennio che si chiude oggi sembra raccontare un’altra storia: Milano nel 2010 non era il peggiore dei mondi possibili, Milano nel 2020 non è il migliore dei mondi possibili. Nella via di mezzo c’è il racconto di questo decennio.
Milano: sostegno economico nelle periferie

Arriva la risposta milanese al reddito di cittadinanza dei 5 Stelle. Dal primo gennaio il Comune comincerà a individuare i primi 500 beneficiari di un nuovo "indennizzo sociale" collegato a un percorso di formazione professionale. Requisiti indispensabili: la residenza nel quartiere Lorenteggio almeno dal mese di ottobre, la situazione di fragilità economica e la disoccupazione con ricerca di lavoro. L'indennizzo verrà dato anche a chi dovesse già avere il reddito di cittadinanza. Palazzo Marino ha deciso di usare così un milione delle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 per aiutare gli abitanti di questo primo quartiere pilota a reinserirsi nel mondo del lavoro. Del milione stanziato, 400 mila euro sono destinati direttamente ai cittadini e 600 mila alle imprese ed enti professionali che inseriranno i richiedenti in percorsi formativi finalizzati all'assunzione.