Ultime notizie sulla Biblioteca di Baggio e sulla Piazza dei Saperi

ul tema della Biblioteca di Baggio, e sugli interventi per la sua trasformazione e ampliamento, abbiamo parlato più volte su Il diciotto – Mensile di Informazione e Cultura. Abbiamo parlato delle opportunità previste e delle difficoltà intercorse. Dell’importanza dell’intervento ma, anche, delle varie disavventure che ne hanno ritardato i lavori e, di conseguenza, la sua apertura alla cittadinanza.
Recentemente, al fine di avere sempre aggiornamenti sulle attività in corso d’opera, ho inoltrato agli assessori competenti una nuova interrogazione con molte domande al fine di avere un quadro quanto più ampio e ufficiale dell’attuale fase di lavoro.
Le priorità per riformare la Giustizia

Nelle Commissioni Giustizia della Camera dei Deputati e del Senato, abbiamo già avuto modo di interloquire più volte con la Ministra Cartabia riguardo alle scelte sulle materie di sua competenza.
Adesso si apre una fase che non sarà lunga: il tempo che resta da qui alla fine della Legislatura, infatti, non è molto. Tuttavia, sarà una fase importante perché davvero si potrebbe riuscire a mettere mano a interventi decisivi per migliorare lo stato complessivo della Giustizia italiana e anche per questo vi è la necessità di individuare delle priorità da portare avanti. È evidente che abbiamo bisogno di fare la riforma del Processo Civile perché serve complessivamente al Paese per l’economia, l’attrattività per gli investimenti, la competitività.
Bene l’hub vaccinale di Broni

L'eterno conflitto tra due diritti entrambi legittimi

Articolo di Piero Fassino pubblicato da Il Tirreno (file PDF).
In queste ore il mondo intero invoca con angoscia che in Medio Oriente si spezzi la spirale di violenza che sta causando vittime innocenti tra le popolazioni israeliana e palestinese. E la priorità assoluta a cui si sta dedicando la diplomazia internazionale, a lungo colpevolmente distratta.
Ma quali origini ha questa ennesima crisi israelo-palestinese? E assai diffusa una rappresentazione che contrappone un popolo oppresso, i palestinesi, e un oppressore, Israele. La realtà è assai più complessa. In quella terra non sono in conflitto un torto e una ragione, ma due diritti ugualmente legittimi: il diritto di Israele a vivere, sicuro e riconosciuto dai suoi vicini; il diritto del popolo palestinese ad avere una propria patria.
In queste ore il mondo intero invoca con angoscia che in Medio Oriente si spezzi la spirale di violenza che sta causando vittime innocenti tra le popolazioni israeliana e palestinese. E la priorità assoluta a cui si sta dedicando la diplomazia internazionale, a lungo colpevolmente distratta.
Ma quali origini ha questa ennesima crisi israelo-palestinese? E assai diffusa una rappresentazione che contrappone un popolo oppresso, i palestinesi, e un oppressore, Israele. La realtà è assai più complessa. In quella terra non sono in conflitto un torto e una ragione, ma due diritti ugualmente legittimi: il diritto di Israele a vivere, sicuro e riconosciuto dai suoi vicini; il diritto del popolo palestinese ad avere una propria patria.