Accertare i fatti avvenuti alle manifestazioni ma i colpevoli sono i violenti

Ringrazio la Ministra dell’Interno per la sua relazione puntuale ed esauriente. D’altra parte i suoi detrattori hanno dovuto parlare di rave, di immigrati, di Linus e di altre amenità perché difficilmente è possibile smentire ciò che la Ministra ha detto.
Voglio partire da un dato che è stato citato anche nella relazione della Ministra dell’Interno.
Dall’inizio della pandemia, nel nostro Paese si sono svolte oltre 5.700 manifestazioni di piazza, di cui 3.700 solo quest’anno. Quasi tutte le manifestazioni si sono svolte senza problemi, garantendo la possibilità e il diritto di manifestare a tutti, senza che questo comportasse violenze o danneggiamenti.
Priorità agli investimenti sostenibili

Il green senza giustizia sociale è insostenibile

Il “green” ormai è il colore della politica: dalla questione del pass a quella della narrazione correlata alla sostenibilità non si vede altro che verde. Come sono lontani i tempi in cui il verde era il colore della Padania bossiana, tempi in cui il verde non era nominabile nemmeno per ricordare la speranza. Oggi il verde o, meglio, il “green” è quanto di più cool si possa immaginare.
Sia chiaro: che si siano aperti gli occhi sulla necessaria ineluttabilità di una torsione dei comportamenti collettivi, tesa a una maggiore armonia con i fragili equilibri dell’ecosistema, è una manna.
Massa e Molecole di Argon

Ammetto di essere anche io “vittima” di questo fatto, di questo agire che è figlio del nostro tempo e dei nostri smartphone. E ci ho riflettuto mettendo insieme un po’ di tutto: lavoro, esperienze, filosofia, politica. E dal titolo sembra quasi un trattato di Chimica o di Fisica quantistica.
E no, non è nemmeno un post di analisi del voto, il che è strano. Ancora più strano il fatto che non l’abbia fatto. O meglio, parte dal voto, e dal dato più eclatante emerso da questa tornata elettorale, ossia l’astensione.
Quando hai più del 40%, o in alcune aree più del 50%, di persone che non va a votare cosa significa? Significa che la massa, la massa intesa come entità che ha coscienza di sé ed è in grado di portare avanti istanze, proposte e quelle che in un’altra epoca avremmo chiamato una “coscienza di classe” non è più tale.