Questa è una manifestazione per la pace: cioè per tutte e tutti
Intervento di Giuseppe Sala alla manifestazione all'Arco della Pace.
"Questa è una manifestazione per la pace: cioè per tutte e tutti.
Siamo all'Arco della Pace. In origine questo poteva essere considerato un Arco della Guerra, perché era stato pensato per celebrare una vittoria in battaglia. Milano ha trasformato un Arco di Guerra in Arco di Pace. Ha fatto una scelta di pace.
E così l’Europa nel tempo ha inteso non permettere mai più di realizzarsi un conflitto sul proprio suolo. Da questo risultato enorme, garantito soltanto dal progresso delle democrazie, nessuno di noi intende recedere.
"Questa è una manifestazione per la pace: cioè per tutte e tutti.
Siamo all'Arco della Pace. In origine questo poteva essere considerato un Arco della Guerra, perché era stato pensato per celebrare una vittoria in battaglia. Milano ha trasformato un Arco di Guerra in Arco di Pace. Ha fatto una scelta di pace.
E così l’Europa nel tempo ha inteso non permettere mai più di realizzarsi un conflitto sul proprio suolo. Da questo risultato enorme, garantito soltanto dal progresso delle democrazie, nessuno di noi intende recedere.
La guerra fuori dal tempo di Putin
Articolo di Piero Fassino pubblicato da Huff Post.
A più di due settimane dall’inizio di questa folle guerra ucraina, la sedicente “operazione militare speciale” di Putin ha dovuto scontrarsi contro due fattori sui quali in pochi, e non solo a Mosca, avrebbero scommesso.
Il primo, la impressionante compattezza e rapidità con cui l’Occidente ha risposto a questa invasione, imprimendo una netta inversione di rotta rispetto alle forze centrifughe che avevano connotato la politica estera dei paesi Nato in questi ultimi anni. Tutto ciò ha generato importanti novità politiche che saranno destinate a influire all’interno delle agende governative di ogni singolo Stato.
A più di due settimane dall’inizio di questa folle guerra ucraina, la sedicente “operazione militare speciale” di Putin ha dovuto scontrarsi contro due fattori sui quali in pochi, e non solo a Mosca, avrebbero scommesso.
Il primo, la impressionante compattezza e rapidità con cui l’Occidente ha risposto a questa invasione, imprimendo una netta inversione di rotta rispetto alle forze centrifughe che avevano connotato la politica estera dei paesi Nato in questi ultimi anni. Tutto ciò ha generato importanti novità politiche che saranno destinate a influire all’interno delle agende governative di ogni singolo Stato.
La guerra in Europa e la lotta alle mafie
Intervento di Franco Mirabelli a Radio Lombardia (video).
La guerra è orribile, per le bombe, per i morti, per il fatto che si stanno massacrando i bambini, perché la Russia vuole alimentare il terrore in Ucraina.
La guerra è orribile anche perché la propaganda, che non risparmia nessuno, porta con sé anche esagerazioni, errori.
Credo che non ci sia e non si possa fare nessun parallelismo tra l’Olocausto e le cose, pur gravissime e drammatiche, che stanno succedendo in Ucraina.
Penso che Zelensky abbia forzato la mano facendo quel parallelismo ma deve essere chiaro che una guerra come quella che sta succedendo in Ucraina è una vicenda che speravamo di aver cancellato dall’Europa da 80 anni, dal momento che non c’era più alcun conflitto.
La guerra è orribile, per le bombe, per i morti, per il fatto che si stanno massacrando i bambini, perché la Russia vuole alimentare il terrore in Ucraina.
La guerra è orribile anche perché la propaganda, che non risparmia nessuno, porta con sé anche esagerazioni, errori.
Credo che non ci sia e non si possa fare nessun parallelismo tra l’Olocausto e le cose, pur gravissime e drammatiche, che stanno succedendo in Ucraina.
Penso che Zelensky abbia forzato la mano facendo quel parallelismo ma deve essere chiaro che una guerra come quella che sta succedendo in Ucraina è una vicenda che speravamo di aver cancellato dall’Europa da 80 anni, dal momento che non c’era più alcun conflitto.
Far cessare questa guerra ripugnante
Articolo di La Stampa.
«Non si arresta purtroppo la violenta aggressione contro l'Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c'è giustificazione per questo. Supplico tutti gli attori della comunità internazionale perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante». È il nuovo appello alla pace lanciato da Papa Francesco all'Angelus di oggi, applaudito dai fedeli.
In Ucraina «anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte», ha ricordato il Pontefice.
«Non si arresta purtroppo la violenta aggressione contro l'Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c'è giustificazione per questo. Supplico tutti gli attori della comunità internazionale perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante». È il nuovo appello alla pace lanciato da Papa Francesco all'Angelus di oggi, applaudito dai fedeli.
In Ucraina «anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte», ha ricordato il Pontefice.