Delusione per colpa dei Governi nazionalisti
Articolo di Patrizia Toia.
Ecco il risultato dell'"Europa delle patrie" che i nazionalisti italiani vorrebbero e dei loro amici polacchi e ungheresi: ancora una volta hanno bloccato, al Consiglio dei ministri dell'energia, le decisioni degli europei sul price cap e su altre misure, lasciando i nostri imprenditori a chiudere bottega a causa del caro energia.
Ecco il risultato dell'"Europa delle patrie" che i nazionalisti italiani vorrebbero e dei loro amici polacchi e ungheresi: ancora una volta hanno bloccato, al Consiglio dei ministri dell'energia, le decisioni degli europei sul price cap e su altre misure, lasciando i nostri imprenditori a chiudere bottega a causa del caro energia.
Non vogliamo un'Italia che si leghi all'Ungheria
Articolo della Stampa.
«Oggi Pontida è diventata provincia dell’Ungheria. Noi non vogliamo un'Italia che si leghi all'Ungheria come Salvini propone di fare». Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, appena arriva a Monza per l’evento «I Comuni per l’Italia» sottolinea la posizione netta nel panorama internazionale dello schieramento di centrosinistra.
«Oggi Pontida è diventata provincia dell’Ungheria. Noi non vogliamo un'Italia che si leghi all'Ungheria come Salvini propone di fare». Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, appena arriva a Monza per l’evento «I Comuni per l’Italia» sottolinea la posizione netta nel panorama internazionale dello schieramento di centrosinistra.
Carenza di medici di famiglia
Articolo di Carlo Borghetti.
Entro il 2024 un medico di famiglia su tre andrà in pensione. In gergo si chiamano MMG, medici di medicina generale.
Quindici milioni di italiani perderanno il loro dottore, una figura che per molti è ancora “uno di famiglia” e non solo un esperto nelle cui mani affidiamo la nostra salute.
Purtroppo i giovani non saranno sufficienti per sostituirli - non solo per il numero chiuso di cui tanto si è parlato in occasione dei test di ammissione, ma anche perché la medicina generale è sempre meno attrattiva per le nuove generazioni -, e molti posti resteranno scoperti: come già succede in tanti Comuni della Lombardia, dove i pazienti devono scegliere un medico di famiglia che ha l’ambulatorio in un altro Comune.
Entro il 2024 un medico di famiglia su tre andrà in pensione. In gergo si chiamano MMG, medici di medicina generale.
Quindici milioni di italiani perderanno il loro dottore, una figura che per molti è ancora “uno di famiglia” e non solo un esperto nelle cui mani affidiamo la nostra salute.
Purtroppo i giovani non saranno sufficienti per sostituirli - non solo per il numero chiuso di cui tanto si è parlato in occasione dei test di ammissione, ma anche perché la medicina generale è sempre meno attrattiva per le nuove generazioni -, e molti posti resteranno scoperti: come già succede in tanti Comuni della Lombardia, dove i pazienti devono scegliere un medico di famiglia che ha l’ambulatorio in un altro Comune.
La politica si occupa del carcere
Intervento di Franco Mirabelli ad un evento dei Giovani Democratici (video).
Credo che sia importante che i GD abbiano inserito tra le loro proposte anche quelle sul carcere, che condivido.
Si racconta che la politica non si occupa di carcere e lo si dice di fronte ai molti suicidi che rendono chiara la situazione difficile delle carceri.
Voglio, però, cogliere l’occasione per dire che invece la politica si occupa di carcere.
Ci sono in campo due idee diverse.
C’è chi pensa che il carcere debba essere un luogo di punizione e di sofferenza, che bisogna buttare via le chiavi o che il piccolo spacciatore piuttosto che il tossicodipendente debbano stare in carcere.
Credo che sia importante che i GD abbiano inserito tra le loro proposte anche quelle sul carcere, che condivido.
Si racconta che la politica non si occupa di carcere e lo si dice di fronte ai molti suicidi che rendono chiara la situazione difficile delle carceri.
Voglio, però, cogliere l’occasione per dire che invece la politica si occupa di carcere.
Ci sono in campo due idee diverse.
C’è chi pensa che il carcere debba essere un luogo di punizione e di sofferenza, che bisogna buttare via le chiavi o che il piccolo spacciatore piuttosto che il tossicodipendente debbano stare in carcere.