Lavoro, sviluppo e globalizzazione nel pensiero del cardinal Martini
Articolo di Lorenzo Gaiani pubblicato dalle ACLI.
La nomina ad Arcivescovo di Milano del gesuita Carlo Maria Martini, all’epoca Rettore dell’Istituto Biblico e, da poco, dell’Università Gregoriana, venne notificata dalla Sala Stampa vaticana il 29 dicembre 1979.
Lo stesso giorno Giulio Andreotti, che aveva una certa conoscenza del nuovo Presule, annotò sul suo diario: “Grande sorpresa. Il mio parroco mons. Generali dice:’Uomo quadrato. Ed è adatto un dottore sulla cattedra di Sant’Ambrogio’ “.
La nomina ad Arcivescovo di Milano del gesuita Carlo Maria Martini, all’epoca Rettore dell’Istituto Biblico e, da poco, dell’Università Gregoriana, venne notificata dalla Sala Stampa vaticana il 29 dicembre 1979.
Lo stesso giorno Giulio Andreotti, che aveva una certa conoscenza del nuovo Presule, annotò sul suo diario: “Grande sorpresa. Il mio parroco mons. Generali dice:’Uomo quadrato. Ed è adatto un dottore sulla cattedra di Sant’Ambrogio’ “.
Il Governo segue una direzione sbagliata sulla legalità
Articolo di Franco Mirabelli.
I primi mesi di vita del Governo Meloni sono stati certamente caratterizzati da una legge di bilancio che, anziché aiutare chi ha più bisogno, ha speso per piccoli condoni e per la flat tax, riducendo le spese per sanità e scuola, reintroducendo le accise sulla benzina e aumentando i costi per le famiglie: dai pedaggi autostradali fino agli abbonamenti per il trasporto pubblico.
I primi mesi di vita del Governo Meloni sono stati certamente caratterizzati da una legge di bilancio che, anziché aiutare chi ha più bisogno, ha speso per piccoli condoni e per la flat tax, riducendo le spese per sanità e scuola, reintroducendo le accise sulla benzina e aumentando i costi per le famiglie: dai pedaggi autostradali fino agli abbonamenti per il trasporto pubblico.
I muri del centro socio-culturale di Trezzano
Costituire la Commissione Parlamentare Antimafia
Articolo pubblicato da Avvenire.
“Il primo impegno per il 2023 sia approvare la legge per l’istituzione della Commissione Parlamentare Antimafia” per “dare un segnale forte alle mafie e alle forme corruttive” e perché “il problema delle mafie, ma anche dei fenomeni connessi della droga, della corruzione, del gioco d’azzardo e dei disastri ambientali prodotti dalla criminalità organizzata, sono diventati nella testa di troppe persone oggetto di normalizzazione”. E’ l’appello di Libera al Parlamento con una lettera firmata da don Luigi Ciotti e inviata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a quelli di Camera e Senato e tutti i capigruppo.
“Il primo impegno per il 2023 sia approvare la legge per l’istituzione della Commissione Parlamentare Antimafia” per “dare un segnale forte alle mafie e alle forme corruttive” e perché “il problema delle mafie, ma anche dei fenomeni connessi della droga, della corruzione, del gioco d’azzardo e dei disastri ambientali prodotti dalla criminalità organizzata, sono diventati nella testa di troppe persone oggetto di normalizzazione”. E’ l’appello di Libera al Parlamento con una lettera firmata da don Luigi Ciotti e inviata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a quelli di Camera e Senato e tutti i capigruppo.