Il futuro della Ue è arrivato a un bivio
Articolo della Stampa.
L'ex presidente del consiglio ed ex presidente della Bce, Mario Draghi, chiede di accelerare l'integrazione Ue non più con un metodo «tecnocratico» come nel caso della nascita dell'euro che «ha avuto successo» ma attraverso un «genuino processo politico dove l'obiettivo finale sia esplicito sin dall'inizio» e «sostenuto dai votanti nella forma di un cambio dei trattati europei».
L'ex presidente del consiglio ed ex presidente della Bce, Mario Draghi, chiede di accelerare l'integrazione Ue non più con un metodo «tecnocratico» come nel caso della nascita dell'euro che «ha avuto successo» ma attraverso un «genuino processo politico dove l'obiettivo finale sia esplicito sin dall'inizio» e «sostenuto dai votanti nella forma di un cambio dei trattati europei».
Le città medie italiane sono il futuro
Articolo di Aldo Bonomi pubblicato da Il Sole 24 Ore.
Oscilla il pendolo dei territori. Nelle lunghe derive tracciava i rapporti tra città e contado. Nell’ipermodernità ridisegna i rapporti tra le cento città italiane e le grandi città che abbiamo istituzionalmente definito aree metropolitane. Oggi segna il tempo delle città medie a cui occorre guardare se vogliamo comprendere come stia mutando la società italiana.
Oscilla il pendolo dei territori. Nelle lunghe derive tracciava i rapporti tra città e contado. Nell’ipermodernità ridisegna i rapporti tra le cento città italiane e le grandi città che abbiamo istituzionalmente definito aree metropolitane. Oggi segna il tempo delle città medie a cui occorre guardare se vogliamo comprendere come stia mutando la società italiana.
L'Occidente investe in Africa più della Cina
Mobilità a Milano: la rivoluzione del traffico
Articolo della Stampa.
Se funzionerà sarà il tempo a dirlo, quel che è certo è che farà discutere. È la rivoluzione della mobilità milanese targata Giuseppe Sala. Una delibera ampia, un piano ambizioso di aggiornamento della “governance” che abbraccia dalla normativa di Area C alla rimodulazione della sosta a pagamento, dalla richiesta di nuove licenze taxi alle linee guida per il bando di bici e monopattini in sharing, da una nuova zona di limitazione della circolazione privata fino alla tutela della sicurezza per ciclisti e pedoni con l’obbligo del sensore per l’angolo cieco.
Se funzionerà sarà il tempo a dirlo, quel che è certo è che farà discutere. È la rivoluzione della mobilità milanese targata Giuseppe Sala. Una delibera ampia, un piano ambizioso di aggiornamento della “governance” che abbraccia dalla normativa di Area C alla rimodulazione della sosta a pagamento, dalla richiesta di nuove licenze taxi alle linee guida per il bando di bici e monopattini in sharing, da una nuova zona di limitazione della circolazione privata fino alla tutela della sicurezza per ciclisti e pedoni con l’obbligo del sensore per l’angolo cieco.