Comuni più forti dopo il Congresso ANCI
"Un congresso dal quale usciamo più forti e più riconosciuti come Associazione dei Comuni. Un congresso dal quale usciamo ancora piu' convinti che lo spazio delle nostre comunità si colloca in Europa. Ma al contempo consapevoli che di questa stessa Europa siamo 'azionisti' di riferimento, e come sindaci soggetti attivi delle decisioni che riguardano le nostre comunità". E' ribadendo questi principi che il presidente dell'Anci, Piero Fassino, ha concluso a Milano i lavori dell'assemblea annuale dell'Anci. "Siamo più forti - ha spiegato Fassino - perchè la piattaforma di proposte dell'Anci è stata condivisa dall'intera Associazione come proposta nella quale tutti i sindaci si identificano. Una piattaforma che non si ferma alla denuncia dei nostri problemi, ma si spinge a ipotizzare possibili soluzioni condivise. E nasce anche da qui - prosegue Fassino - il riconoscimento che abbiamo ricevuto, con la massiccia presenza dei membri del Governo, a partire dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.





A Inveruno, sabato 15 novembre, alla inaugurazione della storica Fiera agricola di San Martino (che risale al 1607) si è parlato del presente e del futuro dell'attività agricola. È stato detto giustamente che non c'è futuro per l'agricoltura se non si interrompe, o si regola, o si limita, la monocoltura e l'inquinamento della falda con i fertilizzanti e i liquami intensivi. È importante la riconversione agricola a colture autoctone e biologiche, che recuperano il valore biologico del terreno e creano nuove occasioni occupazionali, anche rilanciando la manodopera locale e soprattutto giovanile. Ma a me stava a cuore ricordare che comunque non c'è futuro per l'agricoltura lombarda se non si blocca il consumo di suolo e la cementificazione: in questo senso la legge regionale sul consumo di suolo ora in discussione in Regione, proposta dalla Giunta Maroni e sostenuta dal centrodestra, rappresenta un passo indietro inaccettabile.