Comuni più forti dopo il Congresso ANCI
"Un congresso dal quale usciamo più forti e più riconosciuti come Associazione dei Comuni. Un congresso dal quale usciamo ancora piu' convinti che lo spazio delle nostre comunità si colloca in Europa. Ma al contempo consapevoli che di questa stessa Europa siamo 'azionisti' di riferimento, e come sindaci soggetti attivi delle decisioni che riguardano le nostre comunità". E' ribadendo questi principi che il presidente dell'Anci, Piero Fassino, ha concluso a Milano i lavori dell'assemblea annuale dell'Anci. "Siamo più forti - ha spiegato Fassino - perchè la piattaforma di proposte dell'Anci è stata condivisa dall'intera Associazione come proposta nella quale tutti i sindaci si identificano. Una piattaforma che non si ferma alla denuncia dei nostri problemi, ma si spinge a ipotizzare possibili soluzioni condivise. E nasce anche da qui - prosegue Fassino - il riconoscimento che abbiamo ricevuto, con la massiccia presenza dei membri del Governo, a partire dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.
L'Anci è oggi un'organizzazione ancora più importante nell'interlocuzione con il Governo, il Parlamento, le Regioni, la società italiana tutta". Entrando nel merito della piattaforma dei sindaci, Fassino ricorda "l'intenzione dei Comuni di non sottrarsi allo sforzo necessario per portare il Paese fuori dalla crisi, intenzione del resto già ampiamente manifestata con il massiccio contributo al risanamento dei conti dello Stato degli scorsi anni. Non ci sottraiamo a fare la nostra parte neanche oggi ma - avverte Fassino - in coerenza con l'impegno inderogabile di garantire i servizi essenziali ai nostri cittadini. Chiediamo ancora autonomia fiscale, organizzativa, istituzionale, condizioni indispensabili per esercitare al meglio le nostre funzioni. E apprezziamo le risposte interessanti arrivate dal governo sulle questioni che abbiamo posto riguardo la Legge di stabilità: ma restano nodi importanti da sciogliere - dice ancora Fassino - a partire dai pesanti tagli alla spesa corrente dei Comuni".
Fassino ha poi ribadito l'impegno dei Comuni ''per la riorganizzazione delle aziende partecipate dai Comuni e per favorire una riorganizzazione delle dimensioni comunali accelerando processi di Unione dei Comuni che, nel pieno rispetto dell'autonomia di ognuno, consentano l'erogazione di servizi in modo piu' efficiente. L'Anci insomma - e' oggi in grado di battersi con maggiore determinazione sugli obiettivi comuni necessari per concorrere al rilancio del paese''. Infine il riferimento all'Europa: ''Le citta' - ha detto Fassino - sono motore di sviluppo anche nell'affermazione e nella costruzione di un Europa diversa. Domani ricorre l'anniversario della caduta del Muro di Berlino: siamo convinti che oggi come allora siano le citta' a poter cambiare il volto dell'Europa intera. Un' Europa nella quale crediamo profondamente, e della quale siamo pero' azionisti, non sudditi. Per questo pensiamo che le decisioni sul futuro delle nostre comunita' vadano prese insieme, e apprezziamo la fermezza con cui il Governo si batte ogni giorno contro ogni forma di rappresentazione del nostro Paese che non riconosca l'Italia come soggetto decisivo per il futuro dell'Europa''.