Non votare la riforma del Csm sarebbe grave
Un voto che, calendario alla mano, arriverà per fine settembre, visto che l'attuale Csm scade il 25, e quindi approvando la riforma a giugno, c'è il tempo per organizzare la macchina del voto. Per questo Mirabelli aggiunge: "Il provvedimento è stato votato alla Camera da tutta la maggioranza ad aprile, e non si capisce perché adesso debba essere cambiato. Non votare questa riforma, che è legata anche al Pnrr, sarebbe grave". E comunque, conclude Mirabelli "registro la convergenza del Pd e del M5S di approvare il provvedimento così com'è".
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