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Ue: ci sarà la svolta se si toglie il diritto di veto

Scritto da Enrico Letta.

Enrico Letta L'Europa si blocca quando regole come quelle attuali "consentono a un singolo Paese di esercitare il diritto di veto. L'Ungheria di Orbàn, per fare un esempio non casuale, ha facoltà di farlo ogni volta che ritiene" spiega a La Repubblica il leader del Pd Enrico Letta, commentando la frattura europea sulle nuove sanzioni alla Russia. "Non si può andare avanti così".
Letta comunque resta ottimista: "il 9 maggio, può partire la Convenzione per la riforma dei trattati, proprio con l'obiettivo di eliminare il meccanismo dell'unanimità e del diritto di veto su molte materie. Sono molto fiducioso, da qui può nascere la svolta per una vera Europa federale".
Il passo da compiere, secondo il leader dem, è la costruzione di una Confederazione europea che comprenda gli attuali 27 Stati membri della Ue e i 9 Paesi interessati all'ingresso, tra cui l'Ucraina, per stabilire indirizzi comuni di politica estera e principi guida dello Stato di diritto: "la confederazione sarà l'anticamera dell'adesione vera e propria alla Ue". E per Letta va fatta subito, "perché non si può chiedere agli ucraini di aspettare dieci anni prima di entrare a far parte della famiglia europea".
Secondo il segretario del Pd, il filoputinismo di Orbàn è incompatibile con lo spirito dell'Unione, "ma Orbàn è più isolato di prima". Letta respinge anche l'idea di un'Europa, subalterna, nella gestione del conflitto, alla Nato e agli Usa. Il fatto "che i presidenti o primi ministri dei principali cinque Paesi europei, Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia, stiano valutando una missione comune a Kiev è un segno di leadership e sarebbe la dimostrazione che non c'è alcuna subalternità agli Stati Uniti. I quali, comunque, non vanno certo biasimati per la loro azione e il loro sostegno agli aggrediti".
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