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Cooperazione: grande apporto da ong e società civile

Scritto da Marina Sereni.

Marina Sereni"Oggi le ong sono in prima fila, senza la loro competenza ed esperienza non sarebbe possibile realizzare la campagna di vaccinazione nei Paesi a basso reddito per la quale la comunità internazionale si è impegnata, ma la collaborazione tra politica e ong può e deve andare oltre l'emergenza sanitaria". Lo dichiara in un'intervista al settimanale Vita la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, che aggiunge: "C'è una Italia che coopera: tanti cittadini, tra cui anche molti giovani che partecipano ogni giorno all'attività delle organizzazioni della società civile, nel nostro Paese e nel mondo; sono il segno di un diffuso spirito di solidarietà, senza di loro il sistema italiano della cooperazione allo sviluppo non esisterebbe. Penso che la politica debba riconoscere pienamente l'apporto che il mondo delle ong, delle osc, secondo la nostra legge, può dare".
"La legge di riforma della cooperazione internazionale - spiega Sereni - ha ampliato il ruolo delle organizzazioni della società civile come soggetti a pieno titolo del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo, insieme a un ampio ventaglio di altri attori: associazioni di commercio equo e solidale, enti di promozione sociale e, non ultimo, le diaspore. La legge - prosegue la Vice Ministra - prevede il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, che raccoglie tutti i principali soggetti pubblici e privati della cooperazione. In alcuni casi la Farnesina ha avviato Tavoli di coordinamento che hanno coinvolto in modo attivo le ong interessate, le Regioni, gli enti locali, le università. Questi Tavoli - conclude Sereni - consentono lo scambio continuo di informazioni e l'individuazione di esigenze e priorità per definire insieme le priorità e la programmazione delle iniziative".

Per seguire l'attività di Marina Sereni: sito web

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