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Stadio non a Milano? Tempi lunghi, io non cambio idea

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala"Mi pare che stiano dicendo che la vera ipotesi per il nuovo stadio fuori Milano è quella di Sesto San Giovanni. È chiaro che qualsiasi ipotesi deve passare al vaglio di un paio di temi importanti. Innanzitutto molto spesso terreni così importanti necessitano di una bonifica e, in secondo luogo, ed è la cosa più complicata, va fatto un piano di mobilità per garantire che si possa fare un nuovo stadio. Quindi i tempi sarebbero sicuramente lunghi. Detto ciò io vado avanti per la mia strada, che è se c'è da fare il dibattito pubblico lo facciamo, ma certamente la mia indicazione di consenso allo stadio non può cambiare. Il mio messaggio è quindi: idea non la cambierò, ma devo fare rispettare le regole. Se qualcuno ha contrarietà ne parli con le squadre e non a me”, ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala in relazione alle vicende sullo stadio di San Siro.
Il sindaco ha poi precisato che la realizzazione dello stadio fuori Milano “sarebbe un problema per gli albergatori, sarebbe un problema per l'attrattività turistica della città, posto che molto spesso chi va a vedere una partita passa anche del tempo in città. Se lo stadio fosse altrove credo che i turisti verrebbero lo stesso a Milano, ma diciamo che non sarebbe una cosa bella”.
“Noi dovevamo fare una cosa, e cioè dichiarare la pubblica utilità, e lo abbiamo fatto. Ora c'è questa ipotesi, che è praticamente un obbligo di legge, del dibattito pubblico, ma quello che vorrei dire è che il dibattito pubblico non allungherebbe i tempi anche perché in ogni caso i ricorsi al Tar e le richieste di referendum allungheranno comunque i tempi. Il Comune è a favore della costruzione dello stadio”, ha aggiunto Sala: “Il problema è quello sollevato legittimamente da comitati che si stanno opponendo. Il dialogo dovrebbe avvenire tra la squadra e questi comitati. Avevo indicato come ipotesi di luogo di incontro una commissione consiliare, ora si è fatta avanti la Gazzetta dello Sport e va bene tutto, purché ci si sieda tutti intorno a un tavolo e si esprimano le proprie posizioni. In questo momento è un dialogo a tre, e se non sono tutte e tre attorno a un tavolo è un problema, per cui non so cosa di diverso io potrei fare. Capisco le squadre che giustamente hanno fretta, e le squadre mi dicono ‘è due anni che stiamo discutendo’. Lo capisco, ma noi siamo partiti con un principio, noi non volevamo concedere più volumetrie rispetto al Pgt. Solo quando hanno accettato questa ipotesi ci siamo mossi con la delibera di Giunta”, ha concluso Sala.

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