La crisi ucraina

"Al di là di cosa può succedere sul campo - e speriamo che non succeda niente - è evidente che in particolare l’Europa sarà coinvolta. Saremo coinvolti in questo conflitto, se non altro per le conseguenze economiche, che sarebbero veramente pesanti e drammatiche. Avendo visto cos’è successo già in questi mesi rispetto alla crescita del prezzo del gas - e quindi per noi dei costi energetici - è evidente che un conflitto ridurrebbe ancora di più la possibilità di accedere a quelle scorte, a quei fornitori e aumenterebbero ancora di più il costo dell’energia e l’inflazione e si creerebbe una situazione ancora di più difficile. - Ha spiegato Mirabelli - Sta facendo bene il Governo a mettere in campo tutte le misure per provare a raddoppiare la produzione italiana di gas naturale. È evidente, però, che i tempi non sono brevissimi per ottenere questo risultato e il rischio è di trovarsi nei prossimi mesi con una situazione anche da questo punto di vista molto grave. La priorità è che non ci sia un conflitto perché un conflitto vuol dire vittime, profughi, sconvolgere la vita stessa di milioni di persone".
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