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Senza unità sul Quirinale, cade il Governo

Scritto da Enrico Letta.

Enrico Letta "Il governo e' sostenuto dal 90% delle forze parlamentari, sarebbe totalmente contraddittorio restringere il campo" per eleggere il presidnete della Repubblica, "ci puo' essere una maggioranza piu' larga, non piu' stretta, altrimenti il governo cadrebbe": lo ha detto il segretario del Partito democratico Enrico Letta in un'intervista a Repubblica. "C'e' bisogno di una larghissima maggioranza, un capo dello Stato non divisivo e non eletto sul filo dei voti", ha aggiunto. "Su un'eventuale ipotesi Draghi al Colle, come sugli altri nomi che garantiscono ampio consenso, decideremo tutti insieme e al momento debito, la mia personale opinione non conta", ha sottolineato l'ex premier, "quel che so per certo e' che Draghi va comunque protetto e tutelato per il bene del Paese".
Letta ha spiegato di non aver letto "un'autocandidatura" nelle parole espresse dal presidente del Consiglio durante la sua conferenza stampa di fine anno. "Chi ha detto di non volere Draghi al Quirinale ha aggiunto di volerlo ancora a Palazzo Chigi", ha osservato il leader dem, "ritengo, per essere chiari, che noi dobbiamo tenercelo stretto, in un modo o nell'altro. Quello che Draghi sta portando all'Italia e' enorme. Siamo un Paese che ha visto crescere il suo principale handicap, il debito pubblico, del 25% in poco piu' di un anno. In questo senso Draghi e' un'assicurazione sulla vita". Il segretario del Pd ha spiegato che "il 13 gennaio" dira' "alla direzione" del Partito e "ai gruppi parlamentari" che "la via maestra e' la continuita' di governo e la stabilita'". "Il 2022 non puo' essere un anno elettorale, non possiamo permetterci almeno cinque mesi di interruzione dell'attivita' di governo", ha insistito il leader dem.
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