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Se va in pezzi la maggioranza, sono inevitabili elezioni anticipate

Scritto da Luigi Zanda.

Luigi Zanda"Aspettare che Draghi si autocandidi al Quirinale è una sgrammaticatura, perché nessuno dei 12 presidenti che abbiamo avuto si è mai autocandidato". A dirlo è Luigi Zanda, senatore del Pd, in un'intervista a 'La Stampa'. Per Zanda, Draghi "deve fare quello che sta facendo, il premier deve accettare le decisioni del Parlamento. Se deciderà di eleggerlo bene, se no, deve prenderne atto" dice. Esclude un Mattarella bis? "Beh - risponde - ho notato che gli argomenti per i quali considera concluso il suo mandato sono molto forti. Ma voglio aggiungere una cosa. Se nel corso delle elezioni del presidente, la maggioranza che sorregge Draghi dovesse andare in pezzi, il governo non potrebbe sopravvivere un minuto di più e le elezioni anticipate diventerebbero inevitabili".
Secondo Zanda, la maggioranza "deve fare in modo di accordarsi a tempo debito per un nuovo Presidente: sarebbe corretto e serve un lavoro molto discreto per un accordo politico tra partiti e grandi elettori. Ma ci vuole qualcuno che prenda sulle spalle questo compito e penso che uno dei pochissimi che possa avere questo ruolo sia Enrico Letta. E' stimato da tutti e nessuno può sospettare che abbia interessi personali: è segretario di un partito con il 12% di parlamentari e non può suscitare preoccupazioni di qualsivoglia egemonia".
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