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La riforma del processo civile guarda a cittadini e imprese

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli - "La riforma del processo civile che approviamo è fondamentale per il Paese perché guarda agli interessi dei cittadini e delle aziende e crea le condizioni per evitare che l'incertezza dei tempi penalizzi l'economia e disincentivi gli investimenti. Dopo anni in cui la giustizia è stata solo un argomento di scontro politico e propaganda, oggi e domani approveremo due riforme importanti, a dimostrazione che le riforme, anche sulla giustizia, si possono fare se c'è la volontà e ci si assume la responsabilità di fronte al Paese. Non servono i referendum, serve guardare avanti e non indietro, senza scorciatoie e senza semplificazioni. Sulla strada delle riforme il governo deve sapere che il Pd c'è sempre". Lo ha detto in Aula il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd e capogruppo dem nella Commissione Giustizia.
"Non facciamo queste riforme solo perché le ha poste l'Ue come condizione per gli investimenti del Pnrr - ha proseguito Mirabelli - ma perché in Italia ci sono 3 milioni di cause civili arretrate, di cui soffrono cittadini e imprese. Assumeremo 23 mila giovani, di cui 16500 impegnati nell'ufficio del processo, e investito 140 milioni per la digitalizzazione. Investimenti per obiettivi chiari: ridurre l'arretrato, dare tempi certi alle fasi processuali, diffondere buone pratiche e ridurre il divario insopportabile tra le diverse realtà del Paese, per superare le differenze di competitività territoriali creando equilibrio tra l'esigenza di accelerare i tempi e quella di non rinunciare a garantire i diritti alle parti, per procedimenti giusti. La riforma tenta di ridurre il ricorso ai processi, con la mediazione, l'arbitrato, la negoziazione assistita".

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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