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Milano Design Week

Scritto da La Repubblica.

MilanoSmartphone, Green Pass, mascherina. È tutto ciò che serve. Senza dimenticare curiosità ed entusiasmo, le disposizioni d'animo del flâneur da Fuorisalone. Eccoci, da oggi, sabato 4 settembre, al 10 (ma alcuni eventi proseguono anche dopo), per questa prima prova di (quasi) normalità per la capitale del mobile. Si confermano i quartieri, con Tortona, Brera, via Durini e 5Vie in testa. Immancabili Triennale e Interni, con istallazioni tra Statale e Orto Botanico, da Mario Cucinella a Carlo Ratti. Importante è la voce del neonato ADI Design Museum, con un omaggio ai 40 anni di Memphis.
Catalizzano le energie del centro palazzi sontuosi come Turati e Litta, con la spiaggia barocca dei fratelli portoghesi Aires Mateus ad accoglierci. Molte sono le presenze straniere. La Design Academy di Eindhoven, ad esempio, sceglie la città come palcoscenico dei diplomati, all'ex panificio militare dismesso della Caserma XXIV Maggio di Milano (già intercettato da Fondazione Trussardi, anni fa).
Nuove aree, anche periferiche, fanno capolino. Per imponenza e fascino, vince Alcova, avvolta da un parco urbano lussureggiante a Inganni. Dall'ex fabbrica di panettoni Cova, dove lanciava NoLO, punta tre edifici dismessi dell'ospedale militare di Baggio, con 55 espositori, tra scuole, designer indipendenti, piccoli brand e grandi installazioni, come un bar ispirato ad Arancia Meccanica di India Mahdavi. "I tre quarti sono stranieri, da Europa, ma anche Corea del Sud, dal Giappone", precisa Valentina Ciuffi, alla guida di Alcova con Joseph Grima.
"Milano si è svegliata", conferma Gisella Borioli, capostipite di Tortona dal 2000, con il Superstudio che festeggia i primi vent'anni in un libro e un tris di location, da Superstudiopiù a Superstudio Maxi (via Moncucco 35). "Temuta, vituperata, amata e discussa design week, non è affatto ridotta a un'edizione locale, anzi. I creativi internazionali stanno arrivando ed è una comunità entusiasta che ha ripreso la riscoperta e il dialogo con la città". Tortona si accende anche con il programma vivace di Base e Tortona Rocks, ma numeri alla mano, il volume di eventi in città caricati sul sito Fuorisalone.it, è circa metà del 2019, da 1.300 a meno di 600.
Per gli addetti ai lavori il bicchiere resta mezzo pieno. Sparite le piccole e grandi cose improvvisate, restano quelle serie e interessanti. "Sarà una design week a misura d'uomo, motivata e culturalmente rilevante", per Paolo Casati, alla guida di Fuorisalone. it e zona Brera. "Ed è la prima prova di normalità e di ripresa per la città. Solo nel 2021 hanno aperto qui 15 showroom in Brera, oltre ai 140 dell'area, concentrazione di settore unica al mondo". Nel quartiere incontriamo maestri e giovani, da Philippe Starck a Constance Guisset, da Federica Biasi a Elena Salmistraro, oltre a un'asta di design contemporaneo per Cambi, con pezzi da Nendo ai Fratelli Campana. Torna la moda con Hermès alla Pelota, con Bulgari alla Gam di via Palestro (4 artisti internazionali reinterpretano il marchio della maison); e con Dior a Palazzo Citterio (con autori al lavoro su Medallion Chair). La ricerca sui materiali è in vetta ai temi più gettonati, tra etica ed estetica. Lo spagnolo Jorge Penadés, ad esempio, riflette sugli scarti tessili in via Cesare Correnti 14. Marcin Rusak compone vanitas di fiori marcescenti da Ordet. Tra arte e design spiccano le mostre di Assab One e ICA, con una personale della star cipriota Michael Anastassiades. Interessante il viaggio nella storia di Nilufar Depot, con Nanda Vigo e Pietro Consagra. Dimoregallery si dedica al razionalismo italiano e a un maestro dimenticato come Claudio Salocchi. "La design week è un momento per ripartire e rivedersi, ma anche discutere", sintetizza Riccardo Crenna, attore a 5vie con Simple Flair, duo di blogger che qui ha radici tutto l'anno. Nello spazio Riviera allestiscono un dispositivo multimediale. Qui il pubblico può lasciare le sue riflessioni. "Le raccogliamo per aprire un dibattito sulla design industry. La immaginiamo di nuovo informale, empatica, semplice, diretta e concreta, com'era agli albori del boom economico". Per una design week che riparte con il sorriso.

Fonte: Repubblica
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