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2022 difficile, ma Milano tornerà quella che era

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe SalaIl sindaco di Milano Beppe Sala è stato tra gli ospiti della kermesse La Piazza organizzata da Affaritaliani.it. In collegamento video, il primo cittadino ha parlato dell'immediato futuro della città: "Io prevedo un 2022 ancora difficile, ma nel medio-lungo termine Milano tornerà a essere quella che è, a prescindere dalla politica, che ha il 10% del merito, ma per la capacità dei sistemi che governano la città". Sala prevede luci e ombre nella ripresa post Covid: "Le luci - ha spiegato - sono un grande interesse del mercato immobiliare. Ci sono investimenti importanti di investitori stranieri e italiani. È una buona notizia e al contempo anche una cattiva notizia il fatto che i prezzi del mattone a Milano stanno salendo significativamente". E le ombre? "Noi eravamo diventati una città turistica. Avevamo 10 milioni di turisti che quest'anno probabilmente sono diventati 1,5. Anche se in giro se ne cominciano a vedere tanti. Per cui io vedo buoni segnali, vedremo a settembre, ma ovviamente c'è un po' da ricostruire''.
Ma per Sala Milano "tornerà a essere quella che era'', perché ha un "sistema di base che funziona: le università, i servizi pubblici e un'imprenditoria importante. Questi sistemi ci sono ancora. Si tratterà di riattivarli e ci vorrà del tempo".
Sala ha parlato anche delle imminenti elezioni amministrative e degli scenari politici più in generale: "Non credo alla logica delle alleanze locali quando ci fa comodo, il centrodestra vince perche' al momento giusto sta insieme. Questa e' una lezione che dobbiamo apprendere anche noi, non esiste alleanza tattica con il Movimento 5 stelle". Il sindaco ha proseguito: "Il tema dei Cinque stelle e' ineludibile per la sinistra, tutti noi abbiamo delle riserve pero' sono anche un uomo di conti e questi dicono che il Pd e' attorno al 20% e noi abbiamo l'elezione del presidente della Repubblica e poi abbiamo in Lombardia le elezioni della Regione, che da 30 anni e' in mano al centrodestra - ha aggiunto - . Per cui voglio essere pragmatico, non e' che ci si puo' alleare solo per fare le somme matematiche, e' una questione ineludibile. Quando il segretario del Pd prova a fare dei passi subito iniziano i distinguo, questo non va bene". Secondo Sala "o si decide di stare insieme, a condizioni da definire, o si mette quel dossier a lato e bisogna reinventare un'altra storia per passare dal 20% del Pd al 45% che serve per governare", ha detto. Infine sulla possibilita' che il Movimento 5 stelle lo possa sostenere in un eventuale ballotaggio alle elezioni comunali Sala ha risposto: "lo vediamo piu' avanti, dipende da come esco il 4 di ottobre. Perche' se esco bene o se esco in difficolta' puo' essere una storia diversa".
Una riflessione infine sul rientro a scuola tra due settimane: "C'è da fare molta attenzione. Si possono fare delle fantasie sui mezzi pubblici, ma sono la cosa più difficile da adeguare, perché non si possono comprare delle nuove metropolitane". Settembre "sarà il mese della verità, con il Salone del Mobile, la moda, Miart, la pre-Cop, la Cop Giovani e il ritorno a scuola".

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