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Milano come la Scala, è rapida ad adattarsi ai tempi

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala "Io credo che sarà un grande spettacolo, non si poteva assolutamente non fare la Prima, non si poteva fare quella classica e per cui questa mi pare la migliore soluzione". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della Prima della Scala, arrivando in teatro. Uno spettacolo a porte chiuse che si tiene in diretta tv per la pandemia. Alla Scala "sono stati rapidissimi a trovare una formula, non è semplice e io vorrei che Milano fosse così, rapida nell'adattarsi ai tempi, reattiva, salvaguardando la qualità e questo lo vedremo stasera. Milano ha bisogno della Scala e la Scala ha bisogno di Milano".

"No, di non ricandidarmi no", non ci ho mai pensato, "ho avuto onestamente il dubbio per tanto tempo e per parecchie settimane, mesi, mi sentivo spinto dal senso del dovere ma non riuscivo a desiderare così fortemente questa cosa. Adesso lo faccio perché lo voglio fare". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della decisone di ricandidarsi a margine della Prima del Teatro alla Scala che si svolge a porte chiuse e in diretta tv. "Il senso del dovere l'ho sempre avuto perché fa parte delle mie caratteristiche e della cultura della mia famiglia, però volevo proprio averne voglia e negli ultimi giorni mi è venuta veramente una maledetta voglia di farlo - ha spiegato -. Ovviamente se i milanesi mi concederanno di farlo, perché sarà una campagna elettorale tutto meno che scontata". Parlando di come è arrivato alla decisione, Sala ha aggiunto "che ho sempre sentito il richiamo del dovere, volevo sentire il richiamo della volontà, volevo averne voglia e nelle settimane scorse ero un po' spaventato dalla fatica di 10 anni di lavoro. Mi sarei ovviamente sentito in grandissimo disagio a non ricandidarmi per il bisogno che c'è a Milano, però ecco ci voleva qualcosa di più in me che è maturato piano, piano".

Per la ricandidatura a sindaco di Milano "mi immagino una coalizione larga come l'altra volta, non credo che ci saranno problemi da questo punto di vista". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della coalizione di centrosinistra che lo sosterrà alle prossime elezioni comunali del 2021, a margine della Prima della Scala. "Più ancora di cinque anni fa le coalizioni si fanno sui programmi, quindi io sto lavorando da tempo per pensare al futuro di Milano - ha aggiunto -, non è che devo ingegnarmi tanto per costruire un programma ma vorrei formalmente costruirlo perché chi sta con me deve accettarlo". La Milano dei prossimi anni secondo Sala dovrà essere basata su "trasformazione ambientale, più giustizia sociale, innovazione, è un po' quello che stanno facendo le grandi città del mondo che sono ovviamente in difficoltà per il Covid - ha concluso -. Quindi non avrebbe senso immaginare di rimanere sul percorso fatto, non si butta via il buono ma è necessario cambiare".

"Rispetto al tema del Recovery Fund io sono preoccupato di una cosa, che il nostro Paese è abituato a investire, centralmente 20-30 miliardi non di più, ora se ne trova 200 di miliardi, ha le strutture tecniche adatte?". E' quanto si chiede il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha parlato degli investimenti in arrivo dall'Europa a margine della Prima della Scala. "Per molto tempo si è tagliato ora c'è bisogno di strutture e persone che sanno investire, fare gare, seguire, e normalmente le amministrazioni locali lo sanno fare - ha aggiunto -. Io propongo fiducia nelle nostre capacità, i sindaci possono dare un grande contributo e dovrebbero considerare le nostre capacità". Noi sindaci "stiamo pregando la commissione europea affinché trovi una formula per darci fiducia, perché poi noi sappiamo investire anche nei tempi giusti", ha concluso.

''Ho le idee molto chiare su cosa serve a Milano nel prossimo quinquennio: non neghiamolo, servirà un'altra trasformazione e io stesso che sono un po' un uomo del cambiamento mi trovo più a mio agio quando c'e' da trasformare''. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine della presentazione della serata 'A riveder le stelle' al Teatro alla Scala, parlando della sua ricandidatura a sindaco della città. ''Oggi è tutto facile. Poi ci sarà da lavorare: Sarà una campagna diversa dal solito, per nulla scontata, non conosco ancora i nomi dei competitori quindi è anche difficile dire quante possibilità ci sono però si può dire che la seconda campagna la si fa con più serenità. Sono pronto ad affrontarla rispettando il giudizio dei milanesi e con la coscienza a posto sul fatto che il mio contributo l'ho dato''. Quanto alla decisione di lanciarla il giorno di S. Ambrogio ''mi sembrava un bel momento per i milanesi. Non è solo il nostro patrono, ma è anche una guida di pensiero''.

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