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La transizione energetica favorisce la stabilità

Scritto da Marina Sereni.

Marina Sereni"L'energia ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella geopolitica globale e, nell'ultimo secolo, gli assetti geopolitici sono stati segnati dall'approvvigionamento petrolifero. Al contempo, gli incendi, lo scioglimento della calotta polare, i fenomeni metereologici estremi e l'impatto di questi sulla biosfera sono i segnali concreti di una tragica emergenza ambientale. Tutto questo mentre, a causa di Covid-19, stiamo vivendo la peggiore crisi economica dal 1929". Lo scrive sul suo blog la vice ministra degli Esteri Marina Sereni (www.ilblogdimarinasereni.it) a proposito della IV edizione del Seminario promosso e organizzato da GLOBE, l'Associazione Nazionale per il clima, e il World Energy Council-Italia sul tema Green New Deal, tenutosi in questi giorni a Trevi, in provincia di Perugia, a cui ha partecipato.
"Immaginare una crescita economica realizzata contenendo le emissioni di CO2 - spiega Sereni - non basta più, bisogna pensare a un mondo diverso. Ci vorrà coraggio, determinazione e capacità di innovazione per portare avanti la rivoluzione energetica già in atto. Una rivoluzione che deve essere nel segno di politiche di decarbonizzazione sempre più avanzate e di investimenti nelle tecnologie rinnovabili e, soprattutto, nel segno di un forte senso di responsabilità e sensibilità sociale". "Siamo consapevoli - aggiunge la Vice Ministra - che la transizione energetica deve essere accompagnata e contemperata da meccanismi che favoriscano l'equità, mettendo in primo piano gli obiettivi di lungo termine e la lotta contro l'instabilità politica e socio-economica. Inoltre, il tema della sicurezza degli approvvigionamenti energetici tocca interessi essenziali per il nostro Paese. Le tensioni nel Mediterraneo Orientale per lo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale, sono ora un tema di grandissima attualità. Dovremmo lavorare su meccanismi innovativi di dialogo che consentano a tutti gli attori di condividere i benefici delle risorse energetiche. Altro tema di estrema attualità e priorità per l'Italia e per l'Europa è l'effettiva riattivazione della produzione e dell'esportazione petrolifera in Libia, che risulta essenziale per attenuare le faglie politiche e sociali e stabilizzare il Paese, dotandolo delle risorse fondamentali per ricostruire un apparato statale". "La stabilità e prosperità nel Mediterraneo allargato è dunque una pre-condizione per la nostra stabilità e prosperità. Le fonti energetiche non rinnovabili, proprio per la loro limitatezza, tendono a generare rivalità e potenziali conflitti. Favorire la transizione energetica, in un'ottica di cooperazione regionale, significa perciò favorire la stabilità e la pace. Si tratta - conclude Sereni - di un obiettivo strategico cui l'Italia è particolarmente vocata, non solo per la sua riconosciuta sensibilità politica e posizione geografica, ma anche in virtù di un sistema Paese che, anche in ambito energetico, vanta realtà industriali e tecnologiche di primissimo piano".

Per seguire l'attività di Marina Sereni: sito web

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