Lavoriamo per creare residenze per gli studenti
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha inviato una lettera ai rettori e alle rettrici delle università cittadine per proporre loro un incontro sul tema delle residenze universitarie, i cui posti sono carenti in una città che vive il problema del caro affitti.
"È una risposta limitata - ha spiegato Sala a margine della presentazione della riqualificazione dell'ex istituto Marchiondi, che è da anni abbandonato e che diventerà proprio una residenza universitaria -, ma dobbiamo cercare di capire cosa si può fare di più.
Fra un po' avvieremo i lavori sul nuovo Pgt ma, al di là di quello, stiamo cercando di accelerare perché i posti attuali sono molto pochi". A Milano infatti ci sono circa 70mila studenti fuori sede e i posti letto sono circa 11mila, "spero di arrivare a 15mila alla fine del mio mandato", ha aggiunto il sindaco.
"Bisogna fare due cose, ed è per questo che è importante che ci siano le università - ha proseguito -: da un lato promuovere la nascita di nuovi studentati, e quindi anche favorire i privati che si prendono il rischio di impresa, dall'altro lavorare bene sulla questione delle convenzioni, che è un altro tema delicato". Infatti, secondo Sala, "si possono fare studentati ma bisogna garantire un rendimento minimo, non alto ma sicuro - ha detto -, è un problema di equilibrio tra investimenti e prezzi da applicare".
"È una risposta limitata - ha spiegato Sala a margine della presentazione della riqualificazione dell'ex istituto Marchiondi, che è da anni abbandonato e che diventerà proprio una residenza universitaria -, ma dobbiamo cercare di capire cosa si può fare di più.
Fra un po' avvieremo i lavori sul nuovo Pgt ma, al di là di quello, stiamo cercando di accelerare perché i posti attuali sono molto pochi". A Milano infatti ci sono circa 70mila studenti fuori sede e i posti letto sono circa 11mila, "spero di arrivare a 15mila alla fine del mio mandato", ha aggiunto il sindaco.
"Bisogna fare due cose, ed è per questo che è importante che ci siano le università - ha proseguito -: da un lato promuovere la nascita di nuovi studentati, e quindi anche favorire i privati che si prendono il rischio di impresa, dall'altro lavorare bene sulla questione delle convenzioni, che è un altro tema delicato". Infatti, secondo Sala, "si possono fare studentati ma bisogna garantire un rendimento minimo, non alto ma sicuro - ha detto -, è un problema di equilibrio tra investimenti e prezzi da applicare".
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